Come qualcuno ha già detto: molte frasi andrebbero analizzate e valutate nel loro contesto. Ciò ribadito, non ho mai desiderato la morte di persone che amo, mentre ho augurato la morte (a freddo) a persone che odio o ho odiato. Non a tutte, solo ad alcune. Non ne vado fiero, ma è così. Anormale?
È la frase che pronuncia la giudice Meursault un modesto impiegato. Vive ad Algeri. La sua vita è monotona e abitudinaria e si svolge in un totale clima d'indifferenza. Sembra non sentire nulla, nemmeno la morte di sua madre gli arreca un vero dolore. E lì davanti al feretro della madre e non pensa che al caldo di quel giorno, riesce a sentire fortemente con il suo corpo e per nulla con il suo spirito. Le persone dell'ospizio, nel quale sua madre aveva passato gli ultimi anni di vita, lo guardano attoniti e restano turbati e imbarazzati dalla sua freddezza. È un uomo che si sente costantemente estraneo, solo, invisibile, ma non si pone domande di nessun genere. Mai.
Si desiderano troppe cose per tutta la gente ma non sempre le stesse sono fondate su verità... spesso il desideri è alimentato da sensazioni di vario genere.
mi sono appena iscritta e ho finito ora di scrivere una frase in cui affermo in certo senso il contrario, ossia, che nonostante tutto, la felicità di chi amo, mi da felicità. Non è buonismo, non sono buona ma soffro alla sola idea che una persona che amo possa soffrire.
oddio proprio la morte finora no.. non sono forse normale?.. certo che quando viene fatto un torto davvero grave, potrebbe essere un'affermazione comprensibile, ma solo perchè a parlare sarebbe la rabbia!