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Epidemia: Malattia a tendenza sociale e assolutamente sgombra da pregiudizi.

 


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11 commenti    

11 commenti:

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  • cristiano comelli il 07/08/2014 16:21
    Che tipo di epidemia? Fisica o mentale? Perchè se parliamo della seconda meriterebbe una trattatistica a parte.
  • augusta il 10/12/2012 11:04
    assolutamente d'accordo...
  • rescaldani franco il 10/12/2012 09:00
    Lo trovo tetro e tenebroso.
  • il 10/12/2012 08:25
    A differenza delle epidemie che riguardano il fisico, quelle morali non sono proprio null'altro che tragica diffusione di pregiudizi.
  • franco buniotto il 10/12/2012 07:52
    La malattia non fa distinzioni. A chi tocca tocca.
  • il 16/07/2011 20:35
    Le malattie sono stupide in quanto sgombre da pregiudizi... attaccano e vivono l'ospite come un banchetto senza rendersi conto che il banchetto poi finisce... son cretinerie virali democratiche che la scienza combatte... nessuno sa perché le malattie esistano a parte i soliti che han fede... ma han fede per guarire... il resto non li tocca.
  • Donato Delfin8 il 16/04/2011 23:41
    insomma... sigh con le armi biologiche si aggiungono i presupposti
  • soffice neve il 30/03/2011 21:50
    i pregiudizi non si fa in tempo a formarseli con una epidemia!
  • laura cuppone il 02/07/2010 16:43
    hahahahaha... assolutamente... finchè non é arrivata la nano tech e allora si é dovuta adattare alle nuove proporzioni...
  • il 13/04/2010 12:05
    Forse era così prima che ci fossero i costosi ausili per contrastare le epidemie. Oggi un ricco ha più speranze di cavarsela di un poveraccio, ma la problematica conseguente porta a dover considerare quale sia la convenienza che resta al ricco insieme alla sua vita senza valori, se è ricco per aver rubato al povero.
  • Maddalena Gatto il 04/03/2010 09:53
    È l'era moderna che ci ha resi presuntuosi, la storia, per me, resta importante, l'unico appiglio per non commettere gli stessi errori, ma, a quanto pare, non la pensiamo tutti allo stesso modo. Riguardo alla veridicità è compito nostro approfondire i fatti, ma questo vale sempre.