Scrivere è un po' come fare i minatori di se stessi: si attinge a quello che si ha dentro, se si è sinceri non si bada al rischio di farsi crollare tutto addosso
Lo scrivere ha due incroci da attraversare: nel primo si decide tra la falsità e la verità di ciò che si è saputo conoscere, mentre nel secondo si sceglie se scrivere quello che commuove gli stupidi, oppure ciò che può stimolare le intelligenze sufficientemente sviluppate per poterne comprenderne il senso.