Qalche sadico ci si diverte nel suscitare l'invidia, per fortuna non siamo tutti sadici...
il 09/03/2010 11:14
Se non fosse così la felicità sarebbe assoluta, mentre per felicità si deve intendere l'altro lato dell'infelicità, ed entrambi questi lati trovano estinzione quando si unificano nella realtà che è loro superiore, in quanto causa dell'una e dell'altra. La felicità, per definizione, è sempre una conseguenza delle ragioni che la determinano, e converrebbe domandarsi quale tra queste ragioni è superiore a tutte le altre. Per me è la consapevolezza cosciente di sé, quindi la Conoscenza, attuata nel proprio vivere, che non opera distinzioni tra il sé e l'altro da sé.
il 09/03/2010 10:48
Bisogna anche dire che Schopenhauer era un grande pessimista. Per esempio, per lui la felicità era solo il passaggio da un momento triste ad un momento meno triste.
il 09/03/2010 09:17
Shopenahuer ha un'intelligenza fervida, sostenuta da uno spirito che ama la verità e il candore dal quale essa nasce.