Nessun essere, eccetto l'uomo, si stupisce della propria esistenza; per tutti gli animali essa è una cosa che si intuisce per se stessa, nessuno vi fa caso.
L'uomo si può definare un "animale" razionale, mentre gli animali seguono l'istinto biologico. Anche se esistono animali curiosi come ad es. il corvo che per essere curioso, si è specializzato nel non essere specializzato.
Non ci trovo nulla di male a stupirsi della propria esistenza. Più che della propria esistenza, stupirsi di quanto, coltivando il bene, si riesca a fare della propria esistenza. Schopenhauer è sempre stato troppo severo con l'uomo e non vorrei che dietro le sue parole si celasse l'incapacità da lui percepita di essere l'uomo che desiderava essere.
"Se gli animali potessero parlare ci direbbero che gli esseri umani dovrebbero essere semplicemente più semplici e meno complicati." ~Jean-Paul Malfatti
il 26/10/2010 07:24
E chi ci dice che la scimmia o il fiore non abbia i nostri stessi pensieri?
nessuno ha mai dimostrato che gli animali non abbiano "coscienza di se", ma piuttosto vivono con serena umiltà ed orgoglio, magari inconsapevolmente pensano... che ne sapevi tu che avevi già problemi con gli umani... mah.. ha ragione donato, magari avevi un pappagallo...(non di plastica heheheheh)...
L'intelligenza dell'uomo fa sì che egli possa e debba ragionare sulla sua esistenza soprattutto quando questa, è fitta di tragedie e problematiche a volte, incomprensibili; in ogni caso, l'uomo dovrebbe imparare, comunque, a vivere seguendo di più il proprio istinto naturale cercando nella naturalezza delle cose la chiave della serenità.