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La causalità non può di per sé essere rappresentata in modo intuitivo: simile rappresentazione non è possibile che per una relazione causale determinata. D'altra parte, invece, ogni fenomeno dell'idea, poiché assume, come tale, la forma del principio di ragione, o del principium individuationis, deve manifestarsi nella materia e come qualità della materia.

 


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4 commenti    

4 commenti:

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  • Donato Delfin8 il 26/05/2011 17:41
    eh già Concordo con Max (1° commento)
  • il 02/04/2010 19:20
    No Maurizio, non può, perché la Certezza assoluta che ha l'intuizione spirituale è della stessa natura dell'Assoluto e questa infinità non può essere esaurita. Conoscere i principi universali non significa conoscere l'Assoluto, ma soltanto le Sue leggi e i suoi intenti. L'Assoluto non è un essere né un entità, ed è altra realtà ben diversa dall'essere. È l'Intelligenza universale, è la possibilità universale, ed è oltre entrambe, insondabile e indiviso. Ciò che si può conoscere dell'Assoluto è l'Assoluto che lo comunica, in modo immediato all'occhio interno.
  • il 02/04/2010 19:07
    Il tuo commento, Massimo, mi piace. Tuttavia, la Causa prima del tutto, avrà pur qualche ombra; mi spiego: l'intelletto superiore e spirituale può raccogliere la Causa nella sua interezza?
  • il 22/03/2010 15:02
    Ogni cosa ha la sua causa, e ovviamente anche la realtà nel suo insieme ha la sua, ma a quest'ultima non si arriva attraverso la "relazione causale determinata", perché la Causa prima del tutto non è all'interno della realtà relativa e, quindi, non è nemmeno "determinata". L'intuito dell'uomo, quello superiore legato non all'istinto, ma all'intelletto superiore e spirituale, è l'unica via per vederla.