Voglio fornire dei chiarimenti, perché questa frase di Carmelo, non è una cretineria buttata lì, ma una considerazione sottile: di sicuro CRONOLOGICAMENTE il linguaggio viene DOPO il pensiero, infatti prima l'uomo conosce l'oggetto e solo successivamente gli da un nome ed arriva a strutturare un linguaggio. Il punto è che, una volta costituitosi il linguaggio crea una sorta di "assuefazione" e diventa non più soltanto mezzo di comunicazione, ma anche di pensiero: mentre pensiamo usiamo le parole, il linguaggio e questo crea dei limiti, perché il linguaggio ha dei limiti. Non si può dire tutto con il linguaggio, anzi si può dire ben poco di preciso. In questo senso il pensiero diventa RISULTATO del linguaggio, perchè vi è sottomesso, pensiamo con le parole, o almeno con i concetti (sempre frutto del linguaggio). Invece, la pratica (diffusa in oriente, ma non solo) del "pensare per immagini" è detta MEDITAZIONE.
Che vuole dire??? Se è come lui afferma, chi non parla non pensa! Ma vi pare possibile? Mah!
il 21/03/2010 12:54
Carmelo non smolla la presa sulla cretineria anche da morto. Intanto è il linguaggio che deriva dal pensare, ma non è l'esclusivo modo della coscienza e anche della consapevolezza, perché se così fosse i sordomuti non penserebbero. Ho lavorato anni con loro e tutti loro concordano nel dire che il loro pensiero, prima di apprendere il linguaggio dei segni o quello dei suoni, era immaginativo e di natura globale. Quanto spesso, purtroppo e per fortuna, la pienezza colma di sé sconfina nell'imbecillità razzista e gratuita...