Non c'è biosogno di tempi, non c'è bisogno di una filosofia complicata. La nostra mente e il nostro cuore sono il nostro tempio - la mia filosofia è bontà.
La bontà non è una filosofia, ma uno stato dell'essere. Il Dalai Lama ha fatto una scelta che gli rende onore, ma la dottrina supera sia la bontà che la cattiveria per ricongiungersi al Centro di ogni realtà. Il Dali Lama ha sottomesso l'intelligenza alla sfera emozionale, ma compito dell'intelligenza è quello di superare tutte le dualità, non di rifugiarsi in una delle due, quel rifugio si chiama "monismo" ed è una interpretazione limitata ed errata dell'esistenza e di Ciò che dell'esistenza è Causa.
La bontà è un fiore: sbocciato sui costoni di rupe al mondo.
Si eleva a sbocciar tardivo, fra i venticelli dei boschi.
Ma nella tempesta alla vita muore, senza salde radici nel cuore.