Dipende dal grado in cui si trova a essere la propria intelligenza, perché se essa è mediocre si deve sospettare che l'altra persona intelligente sia lo psicologo...
L'altro giorno assistevo a un dialogo tra due normalissimi decenni occidentali. Facevano a gara a chi era in grado di dichiarare più "amici" nella sua cerchia.
Pare arrivassero a diverse "centinaia". Non si sa bene chi avesse inculcato loro che aver parlato una volta con uno vuol dire essergli amico, né quale valore esattamente rappresentasse il fatto di conoscere i dati anagrafici di molti individui. Né si capiva se avvertissero questa attitudine come propedeutica ad un espansione di potere in età adulta. Né si sa che cosa avrebbe rappresentato per loro tutto ciò, persino nel caso in cui fosse stato vero.
E la smettano una buona volta di bollare noi nichilisti come qualunquisti. Disprezzare l'uomo è innanzitutto una scelta molto ponderata
il 07/03/2010 12:35
L'amicizia è amicizia, a prescindere dall'intelligenza.