È sempre l'indifferenza il cancro del nostro paese, e se gli uomini che combatterono per la libertà sono ormai pochi, il valore essenziale resterà per sempre ma non per gli indifferenti che come dice Gabriele supinamente permettono questo momento di dittatura della massoneria più infida.
Quella di Flaiano è insieme una constatazione e una provocazione. Com' è nel suo stile. In ogni caso ciò che dice ha una grande attualità. Questo non significa che gli antifascisti non siano mai esistiti. Ma sono una razza in via d'estinzione. Un po' per raggiunti limiti di età. Un po' perché la società opulenta, checchésenedica o pensi, sta avendo la meglio su valori e ideali, rendendo obesi non solo i nostri corpi ma anche le nostre menti. Così anche il nostro sentire politico impallidisce spesso di fronte a quello di chi si è sacrificato per combattere il fascismo.
D'altronde, se così non fosse, non si capirebbe l'accettazione (alquanto supina) di una situazione, come quella attuale, che molti dei nostri padri e nonni non avrebbero mai accettato.
Forse Flaiano si riferiva a certi personaggi politici di allora, ma presenti anche oggi, di destra che si dichiarano antifascisti e che invece affondano nelle radici del fascismo la loro misera esistenza.
non credo proprio, i fascisti possono e non mi interessa dividersi i mille fazioni, ma gli "ANTIFASCISTI" come li definisce Flaiano sono solo e soltsnto chi porta con se i VALORI della resistenza, della guerra civile della dura lotta contro il nazifascismo, questa non è una opinione è un VALORE alla base della DEMOCRAZIA.
Questo ieri. Oggi mi sento di dire che in Italia i ladri di distinguono in due categorie: i piccoli ladri per necessità e i grandi ladri per professione.