Nei tempi più gloriosi dell'arte, gli artisti si esprimevano imitando i grandi artisti del passato, e imitando trovavano se stessi. Un capolavoro era un'imitazione mal riuscita.
Maestro. Grande Poeta. Egli si che era saggio, ma soprattutto acculturato.
Non come questi idioti che fingono di essere poeti e poi non sanno scrivere una mazza.
Sono assolutamente d'accordo con Nicola. Parlo da artista e da fruitrice che ha visto tanto ( nonostante l'eta ) e che ha avuto l'onore di conoscere diverse persone illustri nel mondo dell'arte. L'arte non ha definizione, non é possibile spiegarla e, se devo essere sicera, la cosa poco interessa. Ciò che é importante, invece, é il mistero dell'opera, saper ascoltare la voce dell'arte e percepire le vibrazioni che essa trasmette. Quindi, un favore chiedo, non banalizziamo l'arte. Per quanto ha detto Montale, invece, non sono d'accordo quando afferma che gli artisti, imitando gli altri, trovavano se stessi. Quale assurdità! Posso solo dire che il vero artista, l'artista puro, dopo aver completato il suo lavora, é ancora più vagabondo di prima, é ancora più estraneo a sé.
il 06/03/2011 08:42
il 22/07/2010 23:58
Non so chi sei tu qui sotto. Montale non ha definito l'arte. Scusa se è poco. Non si è permesso affatto. Se leggi meglio ha definito come l'arte si è sviluppata. Chiarendone la maniera del suo sviluppo e i risultati prodotti. Tu, che ripeto non so chi sei, dai una espressione dell'arte. La chiudi in una scatola e ce la definisci. Rimango esterefatto di tutta questa sicurezza. Signore e signori ecco a voi chi sa cos'è l'arte... Non è mia abitudine entrare in toni aggressivi e mi spiace. Questo che hai scritto denota scarsa intelligenza. Non parlo di te, non so chi sei. Parlo del concetto che hai espresso. Magari quel giorno eri arrabbiato per qualcosa e ti sei sfogato male e altrove. Può capitare di commettere errori.
il 06/04/2010 10:11
È un'idiozia questa frase di Montale, perché l'arte ha, come suo scopo essenziale, la celebrazione della sacralità dell'esistenza nei suoi fini di principio che costituiscono l'amore universale nel quale la vita egoistica annega. Per Montale l'arte è una degradazione dell'originale, che è l'esatto contrario dell'Arte.
Curiosa come frase ma molto affascinante il passaggio di idee che riconduce a un capolavoro, si potrebbe definire, con un po' di buona volontà, quasi, originale