Nei tempi più gloriosi dell'arte, gli artisti si esprimevano imitando i grandi artisti del passato, e imitando trovavano se stessi. Un capolavoro era un'imitazione mal riuscita.
La morte odora di resurrezione.
Bisogna andare in Oriente, vera sede delle religioni, per capire cos'è la religione. E, dopo tutto, il cattolicesimo è una religione orientale, che si è diffusa dovunque, ma che forse solo lo spirito di quei paesi può assimilare e accettare totalmente.
Voi, mie parole, tradite invano il morso secreto, il vento nel cuore soffia. La più vera ragione è di chi tace.
Occorrono troppe vite per farne una
Prima di chiudere gli occhi mi hai detto pirla, una parola gergale non traducibile.
Da allora me la porto addosso come un marchio che resiste alla pomice. Ci sono anche altri pirla nel mondo, ma come riconoscerli? I pirla non sanno di esserlo. Se pure ne fossero informati tenterebbero di scollarsi con le unghie quello stimma.
Felicità raggiunta, si cammina te su fil di lama. Occhi sei barlume che vacilla, piede, teso ghiaccio che s'incrina; dunque non ti tocchi chi più t'ama.
L'uomo coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi.
Il rapporto tra l'alfabetismo e l'analfabetismo è costante, ma al giorno d'oggi gli analfabeti sanno leggere
Io sono qui perché ho scritto poesie, un prodotto assolutamente inutile, ma quasi mai nocivo.
Eugenio Montale (1896 - 1981) è stato un poeta e giornalista italiano. Ha inoltre ricevuto il premio Nobel per la letteratura nel 1975.
Montale è un uomo schivo e distaccato, dichiara più volte di scrivere solo per sè stesso, la sua è una poesia spontanea volta a testimoniare la condizione dell'uomo nel Novecento.
Le principali raccolte di poesie di Eugenio Montale sono Ossi di seppia, Le occasioni, Xenia e Satura
La bufera e altro 0 |