Il risultato di questo lungo allenamento è che, mentre il borghese, entro certi limiti, si aspetta di ottenere ciò che desidera, l'operaio si sente sempre lo schiavo di una più o meno misteriosa autorità
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il 14/06/2011 11:21
Esistono ancora i borghesi... e sono molti. media/piccola impresa. Altrimenti su cosa credi si basi la ricchezza di questo paese? sugli operai? o forse su quelle 4/5 grandi industri che abbiamo?
credo che anche i borghesi si sentano schiavi... talvolta... ma poi esistono ancora i borghesi??? qui o siamo magnati dell'industra, o politici o aspettiamo di magnare con quello che guadagniamo...
Stiamo parlando di orizzonti, futuro, speranza... Non solo di beni materiali
il 17/11/2010 20:04
ps: considerazione personale che non mette assolutamente in discussione il valore letterario della produzione orwelliana.
il 17/11/2010 20:04
Se il risultato è l'ordine odierno del "mondo moderno" (o post-moderno), analizzando ciò che hanno ottenuto le popolazione dell'est-europa abbracciando il Capitalismo dopo il crollo del muro, prendendo anche in esame alcune considerazioni di Paolo Barnard sul sistema europeo che in un certo senso è sul modello americano, la conclusione che sorge spontanea è che Orwell ci abbia capito veramente molto poco su chi era veramente, o doveva essere, questo Grande Fratello.
siamo tutti più o meno schiavi di qualcosa, ognuno di noi si prostituisce, nel senso che offre qualcosa di sè stesso in cambio di qualcosa d'altro. la libertà dunque è solo dentro di noi ed è un avalore nostro e solo nostro sia che sia visibile aglia ltri sia che non lo sia