L'uomo che possiede una cosa poi ne vorrà due e poi tre e poi tutte le cose che ci sono sulla terra. E avrà in cambio solo la sua condanna, perché nessuno può possedere tutto il mondo
Giorgio Faletti dimostra sempre di più che i panni del comico gli vanno strettissimi. Lo abbiamo conosciuto come esilarante cabarettista, poi ci ha piacevolmente spiazzato, neel tempo, rivelandosi poeta e scrittore valente e profondo e musicista di buona levatura. Quando si scrive per cantanti di statura artistica elevata come Milva non si può essere autori qualsiasi. E chi può dimenticare la sua struggente "Signor tenente" con cui conquistò al Festival di Sanremo un meritatissimo secondo posto alcuni anni fa?
Questa profondità aforismatica di Faletti, quindi, conoscendo ormai molto della sua biografia artistica (il suo "Ti uccido" ha portato un critico a definirlo addirittura "il migliore scrittore italiano di oggi" non mi stupisce affatto. Faletti è artista e uomo di spessore e anche questa sua piccola massime ne è la conferma. E devo dire che, ora, lo apprezzo più in questa veste che non come comico che pure mi regalava sane risate.
il 17/05/2011 12:50
Si può trovare tutto il mondo nelle piccole cose, ma la gente le piccole cose non le vede mai.
L'ingordigia toglie all'uomo l'essenza più importante:quella spirituale!
il 30/07/2010 14:32
Ne conosco uno in Italia che fino ad ora vuole ancora tutto e non ha ricevuto ancora alcuna condanna. Forse perché lui stesso si definisce l'unto del signore...