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il 16/11/2015 09:45
L'aforisma lascia ampie riflessioni sul messaggio contenuto. Resta innegabile che i ricchi dispongono degli strumenti per comprare il potere e, conseguentemente, utilizzano la capacità di trasformare, ogni bugia ed accusa, in verità comoda per loro vantaggio, facendo scatenare guerre di ogni misura. Non escludo per nulla che Dio non sia accanto ai poveri, ma, purtroppo, non sempre interviene in maniera lampante per dimostrare il Suo soccorso. Del resto, la fede è talmente personale che non può essere veicolata solamente ai soldi utilizzati dai potenti a discapito dei bisognosi. Ma, umilmente, nutro la speranza che i Santi in Paradiso, ogni tanto s'affaccino per guardare giù in terra cosa accade, senza lasciarsi assolutamente corrompere dal potere economico di coloro che sono benestanti. Ovviamente, questa è solo un'opinione, dettata da esperienza personale in merito. Per concludere, condivido totalmente il pensiero dell'autore.
Non è certo una novità. Un tempo almeno a capo dell'esercito sul suo destriero sedeva il papa-il castellano... ora via con la fanteria o, peggio, con le bombe " intelligenti."
anche queste parole sono legate al tempo in cui son dette, accettiamolo come "generico", perchè in ogni guerra c'è la morte ma ci sono sempre stati + poveri che ricchi.
anche queste parole sono legate al tempo in cui son dette, accettiamolo come "generico", perchè in ogni guerra c'è la morte ma ci sono sempre stati + poveri che ricchi.
Vero. Ma quelle erano, sono e saranno "guerre" inestirpabili e intrinseche nella natura umana. Naturali. Quelle armate, decise dai potenti, quelle che ci somministrano come "crociate per la pace", quelle no. Quelle sono di guerra, ben detto, teatri.
Illusione antistorica, le guerre si facevano quando ancora non esistevano gli eserciti ed i militari. (guerre tribali).
Vero come aforisma. Amaramente vero.