È ancora quello di prima, sai? Ma allora, almeno, non aveva cinquant'anni e non faceva il probo per professione, e io non capivo, come capisco adesso!
Perchè una realtà non ci fu data e non c'è; ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere; e non sarà mai una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile...
La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce, e dove dunque l'estraneo siete voi
Cadeva ogni orgoglio. Vedere le cose con occhi che non potevano sapere come gli altri occhi intanto le vedevano. Parlare per non intendersi. Non valeva più nulla essere per sé qualche cosa. E nulla più era vero, se nessuna cosa per sé era vera. Ciascuno per suo conto l'assumeva come tale e se ne appropriava per riempire comunque la sua solitudine e far consistere in qualche modo, giorno per giorno, la sua vita
Perché l'essere viva è necessario che egli uccida di continuo ogni forma, nell'attimo stesso che la crea, cosicché ogni affermazione di vita è nello stesso tempo una morte. Una morte-vita.
Vivo alla morte, ma morto alla vita
Quando una donna dice di tacere per pietà, ha già ingannato
Il male della scienza, guardi, signor Meis, è tutto qui: che vuole occuparsi della vita soltanto
Se la morte, signor mio, fosse come uno di quegli insetti strani, schifosi,
che qualcuno inopinatamente ci scopre addosso...
Lei passa per via; un altro passante, all'improvviso, lo ferma e, cauto,
con due dita protese le dice: «Scusi, permette? lei, egregio signore, ci ha la morte addosso ». E con quelle due dita protese, la piglia e butta via... Sarebbe magnifica! Ma la morte non è come uno di questi insetti schifosi. Tanti che passeggiano disinvolti e alieni, forse ce l'hanno addosso; nessuno la vede; ed essi pensano quieti e tranquilli a ciò che faranno domani e doman l'altro.
Non c'è più pazzo al mondo di chi crede di avere ragione
Enrico IV 0 | Racconti fantastici 0 | Il fu Mattia Pascal 0 |
Uno, nessuno e centomila 0 | Il fu Mattia Pascal. Ediz. integrale 0 | Il berretto a sonagli 0 |