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La non-violenza è il primo articolo della mia fede. È anche l'ultimo articolo del mio credo

 


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15 commenti    

15 commenti:

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  • il 11/05/2012 13:09
    Ciò di cui occorre esser convinti, per praticare la non violenza giusta, è che alla SUA BASE c'è un grande amore per la forza BUONA.
  • il 11/05/2012 13:09
    Ciò di cui occorre esser convinti, per praticare la non violenza giusta, è che alla SUA BASE c'è un grande amore per la forza BUONA.
  • Gabry il 03/05/2012 11:56
    Il principio e la fine, che completa un uomo. Sagge parole, per un piccolo grande uomo!
  • Rocco Michele LETTINI il 03/05/2012 08:42
    È la voce di un santo...
  • il 21/01/2012 17:33
    un mantra per un uomo che è stato un simbolo di pace
  • alessandra palmas il 03/07/2011 15:56
    Grandissimo Gandhi! abbasso la violenza!!!!!!!!!!
  • vincenzo aruta il 20/06/2011 10:27
    Una fede incrollabile che portò l'India all'indipendenza, nonostante le provocazioni, il carcere, le torture. Meditate gente! meditate!
  • Bruno Briasco il 04/06/2011 16:03
    come dire l'alfa e l'omega
  • Donato Delfin8 il 25/04/2011 20:14
  • Luana D'Onghia il 21/04/2011 08:48
    Grande maestro di pace e di spiritualità. La non-violenza dovrebbe essere la cura per i mali del mondo, dell'uomo e, invece, scegliamo il dolore come falso antidoto per moltiplicarli.
  • Marcello De Tullio il 12/09/2010 23:07
    In questo mondo di cattiveria e frustrazioni per persone su queste parole di non violenza dovrebbero meditare riflettendo e mettendo il tutto in pratica.
  • Aldo Riboldi il 08/09/2010 10:13
    Non c'è da aggiungere nulla, va solo messa in pratica...
  • il 01/09/2010 14:41
    un grande uomo con un pensiero che dovrebbe guidare il mondo
  • il 28/07/2010 10:58
    Anche la mia e unica fede...
  • il 02/04/2010 20:06
    (M. K. Gandhi, Harijan, 26 gennaio 1938)
    Gandhi sulla questione Palestinese
    "Ho ricevuto numerose lettere in cui mi si chiede di esprimere il
    mio parere sulla controversia tra arabi ed ebrei in Palestina e
    sulla persecuzione degli ebrei in Germania. Non e' senza
    esitazione che mi arrischio a dare un giudizio su problemi tanto
    spinosi."
    Pubblicato su www. peacelink. it il 27 ottobre 2004
    Fonte: www. daddo. it

    Ghandi
    Fonte: Il grido dei poveri
    Chiudi
    Le mie simpatie vanno tutte agli ebrei. In Sud Africa sono stato
    in stretti rapporti con molti ebrei. Alcuni di questi sono
    divenuti miei intimi amici. Attraverso questi amici ho appreso
    molte cose sulla multisecolare persecuzione di cui gli ebrei
    sono stati oggetto.[...].

    Ma la simpatia che nutro per gli ebrei non mi chiude gli occhi
    alla giustizia. La rivendicazione degli ebrei di un territorio
    nazionale non mi pare giusta. A sostegno di tale rivendicazione
    viene invocata la Bibbia e la tenacia con cui gli ebrei hanno
    sempre agognato il ritorno in Palestina. Perche', come gli altri
    popoli della terra, gli ebrei non dovrebbero fare la loro patria
    del Paese dove sono nati e dove si guadagnano da vivere?

    La Palestina appartiene agli arabi come l'Inghilterra appartiene
    agli inglesi e la Francia appartiene ai francesi. È ingiusto e
    disumano imporre agli arabi la presenza degli ebrei. Cio' che
    sta avvenendo oggi in Palestina non puo' esser giustificato da
    nessun principio morale. I mandati non hanno alcun valore,
    tranne quello conferito loro dall'ultima guerra. Sarebbe
    chiaramente un crimine contro l'umanita' costringere gli
    orgogliosi arabi a restituire in parte o interamente la
    Palestina agli ebrei come loro territorio nazionale. La cosa
    corretta e' di pretendere un trattamento giusto per gli ebrei,
    dovunque siano nati o si trovino. Gli ebrei nati in Francia sono
    francesi esattamente come sono francesi i cristiani nati in
    Francia. Se gli ebrei sostengono di non avere altra patria che
    la Palestina, sono disposti ad essere cacciati dalle altre parti
    del mondo in cui risiedono? Oppure vogliono una doppia patria in
    cui stabilirsi a loro piacimento?

    [...]

    Sono convinto che gli ebrei stanno agendo ingiustamente. La
    Palestina biblica non e' un'entita' geografica. Essa deve
    trovarsi nei loro cuori. Ma messo anche che essi considerino la
    terra di Palestina come loro patria, e' ingiusto entrare in essa
    facendosi scudo dei fucili. Un'azione religiosa non puo'
    essere compiuta con l'aiuto delle baionette e delle bombe (oltre tutto
    altrui). Gli
    ebrei possono stabilirsi in Palestina soltanto col consenso
    degli arabi.

    [...]

    Non intendo difendere gli eccessi commessi dagli arabi. Vorrei
    che essi avessero scelto il metodo della nonviolenza per
    resistere contro quella che giustamente considerano
    un'aggressione del loro Paese. Ma in base ai
    canoni universalmente accettati del giusto e dell'ingiusto, non
    puo' essere detto niente contro la resistenza degli arabi di
    fronte alle preponderanti forze avversarie."