Wilde, a mio modesto parere, aveva ragione, ma chissà perché non ha completato il suo pensiero. Il cinismo è soprattutto l'arte di descrivere la realtà com'è, uccidendo ogni illusione.
"Mia moglie è volata in cielo, vigila su di me e sui nostri figli, mi aspetta, ed un giorno ci ritroveremo per vivere insieme l'eternità".
"Tua moglie è morta, e per tutto quello che riguarda sia lei che te nel post mortem, non ci sono certezze".
"Sei un cinico, cattivo e senza cuore".
"Amico mio, solo dopo la morte di mia moglie, ho saputo dei suoi numerosi tradimenti, e di non essere il padre biologico dei nostri due figli".
"Allora sai, ma in questo caso, siamo parenti?"
"No, siamo pari".
mi sembra troppo sbrigativa come conclusione... Il cinismo è una parte presa per il tutto da chi è forse troppo stanco o sfiduciato per vedere altro...
Il cinico è colui che non edulcora la realtà, anzi scova il marcio anche là dove il marcio non si vede. Ha pertanto una visione cruda della realtà e per questo, risulta essere crudele agli occhi degli altri.