Ma chi davvero è lo sciocco e chi il saggio? Forse che saggezza e stoltezza siano posizionate su piani differenti dello stesso range mentale, cosicché il "presunto" saggio non avrà mai nelle sue corde le risposte idonee per sciocchi quesiti? In tale ipotesi, non esisterebbe merito e demerito che possa essere imputato alle capacità od incapacità intellettive... di chicchessia.. Oppure ammettendo che (in un rocambolesco azzardo elucubrante), la stoltezza non possa mai comprendere la saggezza ma che, al contrario, la saggezza dovrebbe comprendere e contenere la stupidità (perche poterla reputarla tale)... ne potrebbe derivare che il saggio debba essere basilarmente uno stupido mentre non necessariamente si può asserire dell'inverso...
sentirsi chiedere ad un concorso nelle poste, quante gallerie sono presenti sul tratto ferroviario Roma-Milano conferma l'affermazione del caro Oscar
il 18/06/2011 03:36
Questo forse dipende dal concetto che uno ha del saggio. Un saggio per me o risponde o non risponde ed in tutto questo sceglie. Il saggio che nel mio archetipo mentale vive non si scervellerà mai per cercare una risposta, quindi non sarà mai di fronte ad una domanda alla quale non sa rispondere. Semplicemente sceglie di non rispondere se ritiene di non avere argomentazioni in merito.
CHi guarda lontano a volte non vede dove mette i piedi... e così anche gli sciocchi hanno la loro enorme utilità nel guardare le cose da un altro punto di vista...
il 27/06/2010 20:14
È comprensibile la domanda ma a caso non fa mai bella figura...