L'uomo non è fatto per Dio, così come ogni effetto non è fatto per essere utile alla causa che l'ha generato. L'uomo è infelice perché la creatura, per essere, deve allontanarsi dal suo principio, ma è un allontanamento che ha un destino universale dato dalla ciclicità di ogni movimento che rinnova se stessa attraverso l'inversione delle polarità che abbiano raggiunto il loro culmine.