Per questo nel nostro Paese è stata detta una grande parola: per avere Dio, bisogna accogliere tutti
Il dolore è transitorio, mentre l'oblio è permanente. Nondimeno ciò che è vero è il dolore, non l'oblio
Tanto è facile soffocare, in nome della libertà esteriore, la libertà interiore dell'uomo
Come la parola è dell'uomo, così il canto è della natura. La parola è chiara e risponde a particolari esigenze; il canto è libero e vibra di innumerevoli domande
Dio è nostro e noi siamo suoi: non esiste verità più grande di questa né tesoro più grande. Nulla ci è più intimamente vicino di Dio!
Abbattimi come fa la tempesta, prendi tutto tutto quello che possiedo; invadi il mio sonno e ruba i miei sogni
Come le note del canto anche la nostra individualità arriverà al successo solo se noi non romperemo l'unità fondamentale
La natura, quando vuole comunicare con noi, non trovando altro modo, riempie il nostro animo di ritmi e melodie!
Il fiore si nasconde nell'erba, ma il vento sparge il suo profumo
La vita non è che la continua meraviglia di esistere.
Rabindranath Tagore (1861 - 1941) è stato un poeta, scrittore e filosofo indiano. Nel 1913 ha ricevuto il Nobel per la letteratura.
Nel corso della sua vita Tagore si dedicò praticamente ad ogni forma d'arte: romanzi, novelle e saggi, ma anche liriche per il canto e lavori teatrali. Nelle sue poesie Rabindranath Tagore esprime amore per Dio e per la natura, desiderio di fratellanza umana e la mereviglia della fanciullezza, ma non nasconde anche la propria passione (compresa quella erotica).
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