Purtroppo e' vero, ma non per tutti, io sinceramente prendo prima atto dei miei e poi di quelli degli altri.
il 21/04/2012 06:52
Non siamo né buoni né perfetti né, tantomeno, migliori degli altri. E questo, ovviamente, si deve al fatto che viviamo in un mondo dove la bontà e la perfezione sono un semplice presupposto. Ma se cerchiamo di essere un po' meno cattivi di quello che siamo, questo significa che abbiamo già fatto un passo importante verso la costruzione di un mondo migliore per noi stessi e per le generazioni che verranno.
Siamo tutti peccatori, questo è sicuro. Essendo uomini limitati, non eterni, eterogenerati e fallibili, è inevitabile che ci troviamo in tale condizione. Ma, come insegnava Sant'Agostino, si fallor sum (se sbaglio sono). Questo dovrebbe voler significare, perlomeno nella mia modestissima interpretazione, che un uomo in grado di guardare in faccia alla sua condizione di peccatore impara a essere più indulgente verso i proprii peccati e quelli altrui. NOn per minimizzarli nè per negarne la condizione di peccati, ma per trarre da essi, dal loro non dover essere compiuti, lo stimolo vitale per migliorare.
Siamo tutti peccatori, questo è sicuro. Essendo uomini limitati, non eterni, eterogenerati e fallibili, è inevitabile che ci troviamo in tale condizione. Ma, come insegnava Sant'Agostino, si fallor sum (se sbaglio sono). Questo dovrebbe voler significare, perlomeno nella mia modestissima interpretazione, che un uomo in grado di guardare in faccia alla sua condizione di peccatore impara a essere più indulgente verso i proprii peccati e quelli altrui. NOn per minimizzarli nè per negarne la condizione di peccati, ma per trarre da essi, dal loro non dover essere compiuti, lo stimolo vitale per migliorare.
il 07/05/2011 21:44
Il non giudicare e' sempre la migliore precauzione, ma se hai bisogno di farlo, prova a giudicare gli errori degli altri con la stessa indulgenza con cui giudichi i tuoi.