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Quelli della generazione del sessantotto pensavano che la rivoluzione fosse un caffè istantaneo

 


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13 commenti    

13 commenti:

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  • cristiano comelli il 05/07/2014 13:38
    Avvertenza, io sono di orientamento di centrodestra e ne vado fiero. Almeno non devo difendere ideali che hanno ridotto alla miseria, con il becero sistema collettivista, milioni di persone per più di settant'anni di storia.
  • cristiano comelli il 05/07/2014 13:37
    Questo esprime a meraviglia la sua concezione di democrazia, se non le si dà ragione, come i bambini, lei si schernisce. E i toni minatori che sottintende nella parte finale della sua frase se li tenga pure, che io sono, per fortuna, un liberaldemocratico. La destra è sempre stata più coerente della sinistra, almeno non ha avutola pretesa dilivellare tutti allo stesso modo innaturalmente e senza fondarsi sul merito. E, ribadisco, le minacce vada a rivolgerle altrove, magari un giorno imparerà cosa sia la vera convivenza al di là dei suoi paroloni roboanti che trasudano ideologizzazione da tutti i pori. Amai più risentirla.
  • massimo vaj il 05/07/2014 13:06
    Invece la destra dalla storia è sempre stata assolta
    Io non sono di sinistra, non sono neppure anarchico come ero da ragazzo e la gentaglia di destra la userei per giocare a lippa con una mazza da baseball. Il centro è mafioso e la politica, pur essendo una realtà per rari individui onesti, molto pregiata nei suoi intenti, per me ha poco valore, perché la mia politica è quella della lotto contro il mio ego. La destra delle stragi non si vergogna di nulla e tu, Cristiano, meno parli con me e meglio sarà per entrambi, fidati.
  • cristiano comelli il 05/07/2014 12:40
    La sinistra è sempre così, quando non concorda con qualcuno non si confronta, semplicemente lo insulta e lo bolla come privo di cultura. Ecco perchè il modello di sviluppo che essa ha portato avanti è miseramente naufragato nel mare della storia.
  • massimo vaj il 04/07/2014 16:19
    Io sono uno di quelli che il 68 l'ha vissuto pienamente. Facevo lavoro politico con gli anarchici del Ponte della Ghisolfa, in piazza lugano all'uno, a Milano, che avevano una sede pure in via Scaldasole al 10, nel quartiere Ticinese, sempre a Milano. Non mi perderò in sterili polemiche, ma se Eco può parlare come fa, lo deve a quelli che, come me, hanno lottato per la libertà rischiando spesso la pelle. Molti tra noi erano degli stronzi, chi potrebbe negarlo, dato che le cattive persone sono ovunque, ma stringere tutti nello stesso giudizio finale fa rientrare nella loro stessa categoria, quelli degli stronzi che mai si sono levate le pantofole né alzati dai loro rognosi divani impiastricciati dalle deiezioni delle loro seghe mentali.
  • cristiano comelli il 04/07/2014 16:14
    I costi elevati delle derive ideologiche sessantottine li stiamo pagando ancora adesso e li pagheremo ancora a lungo. Il sistema che incorpora l'individuo in una massa indifferenziata è di per se stesso, e per fortuna, destinato alla dissoluzione.
  • cristiano comelli il 04/07/2014 16:13
    I costi elevati delle derive ideologiche sessantottine li stiamo pagando ancora adesso e li pagheremo ancora a lungo. Il sistema che incorpora l'individuo in una massa indifferenziata è di per se stesso, e per fortuna, destinato alla dissoluzione.
  • Maddy il 06/12/2013 15:54
    Ormai sono stati bevuti
  • Pasquale Martino il 30/01/2012 23:29
    Io non mi rivolgevo a te Ettore, ma più in generale... c'è chi ha fatto i master alla Bocconi e dottorati in Inghilterra con lode se vuole scamparla si arrangia a fare il cameriere... il sei politico si era istituito per dare comunque un minimo di istruzione a ragazzi che comunque avrebbero lasciato anzitempo la scuola senza nessuna alternativa e col rischio di arricchire quel sotto bosco maligno che regnava e regna nelle grandi città!
  • Ettore Vita il 30/01/2012 22:55
    Io non ho mai, dico mai, chiesto raccomandazioni nè per me nè per i miei figli. non ho mai sfruttato i poveri!
    Eppure mio figlio dopo essersi laureato in fisica con lode, fatto il dottorato, è da sei anni che fa il precario all'università.
    Il secondo, pure laureato, è emigrato in Danimarca dove ha fatto il dottorato!
    Non siamo noi a premiare chi vale, nè il 68 è riuscito a modificare le cose. Anzi molti erano per il sei politico e la massificazione... tutto questo ha fatto gioco ai baroni etc.
  • Pasquale Martino il 30/01/2012 22:35
    I baroni e la cattiva politica la alimentiamo noi, ogni volta che cerchiamo di essere aiutati o raccomandati... se invece di questo cercassimo di premiare chi vale, vivremmo molto meglio!
  • Ettore Vita il 30/01/2012 22:18
    La rivoluzione giovanile è stata una utopia senza conseguenze concrete per il popolo. Io persi soltanto mesi senza poter sostenere esami.
    Erano giovani, molti in buona fede, ma tutti illusi di cambiare il mondo.
    Purtroppo molti ci lasciarono le penne, alcuni si servirono delle lotte per fare politica, per emergere, ed ancora vivono di rendita.
    I baroni rimasero nell'università.
    Mi è capitato di andare a Napoli ad una tesi di laurea, sulla cattedra c'era un discendente dei vecchi baroni...
    E mio figlio ha partecipato a tanti esami, ma ha vinto sempre il candidato interno! Sempre.
    È che quelle lotte erano targate politicamente, mi ricordo del libro rosso di Mao...
  • Pasquale Martino il 29/07/2011 21:28
    Io che l'ho vissuta penso proprio che un signorino come Umberto Eco si possa permettere di insultare, noi ci abbiamo creduto al cambiamento non ci siamo tirati indietro nemmeno davanti alle manganellate altro che prenderci il caffè, allora misero in atto le più subdole repressioni, alle manifestazioni c'era un sacco di gente infiltrata allora usarono le lance con gli idranti figuratevi d'inverno, dovevano essere denunciati quei politici e coloro che misero in atto quelle infami repressioni per attentato alla pubblica salute, e quanti ci rimisero la pelle o furono rovinati per cattiva condotta... Eco vai a vendere le tue parole nei salotti buoni!