Che un uomo, sia pure dotato della più gran fermezza ed energia, cada in deliquio ad un'improvvisa percossa della fortuna, non deve meravigliare. Si uccide un uomo con l'imprevisto come un bue con la mazza
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il 31/07/2011 20:57
La fortuna che capita ad un poeta è di farsi strada.
La sfiga del poeta è nell'aumento repentino della
propria autostima egocentrica, roba da ammazzare
prima la creatività del poeta e poi il poeta.
Sapersi regolare sapendo di scrivere autentiche
ed originali cazzate dovrebbe aiutarlo ma non
sempre funziona così.
Anzi, oggi la tentazione di spettacolarizzare
è per l'egocentrico su internet una vera e
propria verginella minorenne.
Più che passione o missione è un'autentica
vergogna autoreferenziale.
Lo è per me e forse per altri.
Senza nessuna invidia a chi ha scritto
aforismi del tenore sopra proposto.
Ma se invece di trattare Hugo come un
cretino proviamo a non estrapolare
ed afarci coinvolgere dalla poesia:
vedremo un Hugo comunque ipertrofico
senza troppi moralismi.
Qualcuno vuole parlare del figlioccio
Baudelaire?
Quel pezzo di merda irripetibile?
ma arrivati ad un certo punto a furia di prendere mazzate uno dice... e BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
il 23/11/2010 08:20
La sorpresa repentina accomuna animale e uomo; con la differenza, però, che l'animale non ha tempo per stupirsi, mentre l'uomo trascorrerà il tempo a chiedersi e a lamentarsi dei perchè dell'avversa fortuna.