Dio non ha opposizioni altrimenti, se ne avesse, non sarebbe assoluto. Nessuno si oppone a ciò in cui non crede. Neppure il male si oppone all'Assoluto, perché ciò che è assoluto ha solo il nulla dell'impossibilità che non gli appartiene. In più, quando un'opposizione dovesse essere leale, sarebbe una complementarità, perché opposizione significa o questo oppure quello, non avendo ancora in vista un punto dove equilibrarsi per andare oltre la lotta verso la possibile perfezione del proprio stato.
il 28/02/2013 20:24
Ringrazio a chi ha letto e commentato (o meno) anche i miei pareri sulla frase in questione. Ed ancora secondo me, non nasciamo né credente né agnostico né ateo né quant'altro. La verità è che, per un certo periodo della nostra esistenza, non siamo noi stessi, ma invece quello che ci vogliono far essere o diventare. Alcuni di noi si ribellano e reagiscono a tutto ciò che non gli va a genio o gli avversa; altri, invece, preferiscono continuare la loro vita, lasciando le cose come sono sempre state, sia per forza dell'abitudine che per sudditanza psicologica.
5 stelline, lode a applausi a Woody Allen, e un forte abbraccio a tutti hanno letto e commentato questa sua frase.
Faccio mie le parole de Maria Teresa ed aggiungo che gli atei sono quelli che più menzionano la parola "Dio", sia quando scrivono sia quando chiacchierano sia quando scherzano. Secondo me, la religione è un male necessario che può essere anche un bene, ma il suo obbligo ereditario o indotto molto spesso fa più male che bene. E, quando l'ateismo diventa religione, i suoi seguaci diventano più fanatici dei credenti, quindi perdono la ragione e mettono a rischio la loro "credibilità".
Non sono ateo, però, tuttavia, non credo e non mai crederò in un dio come quello che viene descritto nei libri sacri. Non credo che ci sia stato un Dio che ha lanciato meteoriti contro Sodoma e Gomorra o che ha aperto le acque del Mar Rosso. Non sarei mai riuscito ad accettare o capire un dio geloso, vendicativo, malvagio e anche e soprattutto omofobico. Spesso accanto alla fede c'è il dubbio, un dubbio che ci rende inquieti e insoddisfatti, ci rende confusi e indecisi sulla direzione da prendere. Le persone tendono ad inventare, disegnare, colorare e vestire il loro dio (o dei) basate sulla loro razza, colore, ascendenza, origine e soprattutto sulle loro convinzioni religiose, e queste differenze generano tensioni che si tramutano in scontri fino a culminare nell'attacco e persino nell'eliminazione fisica dell'avversario. Secondo la mia logica, nessuna guerra può essere santa; nessuna forma di terrorismo può ottenere benedizione, qualunque sia il fine. Gli uomini continueranno ad uccidersi gli uni gli altri fino al giorno in cui cominceranno a svilupparsi spiritualmente e a svolgere il loro dovere in modo imparziale e ponderato, opponendosi a ogni forma di integralismo e di predominanza di una fede o di un'ideologia qualsiasi sull'altra.
Io non sono più cattolico e non ho voglia di tornare ad esserlo. Quanto a Gesù, io vedo Gesù come un Buddha occidentale, che ha insegnato delle semplici regole per poter vivere d'amore d'accordo con i nostri simili, a scapito della loro vita o delle loro interesse. È per me un vero esempio da seguire.
Chiedo scusa per il lungo discorso e certamente le mie idee possono essere opinabili. Vi mando un grosso abbraccio e ne approfitto per augurarvi uno splendido fine settimana!
Non lo dico io, ma molti filosofi l'Ateo (e lo scrivo maiuscolo) ha conunque bisogno di Dio per negarlo... la frase di Woody però va sempre presa con un particolare angolo di lettura che gli viene dall'essere figlio dell'Ebraismo, quindi di una cultura religiosa che si respira comunque a fondo sin dalla nascita. Quindi Woody comunque considera Dio anche per essergli oppositore perchè di Dio ha sentito parlare molto.
Jean-Paul non mi trovi d'accordo, personalmente nemmeno posso definirmi ateo, ma ho completa indifferenza nella storia sacra, non credo sia vera. Quindi non posso considerare un dio qualsiasi un mio oppositore, neanche lo penso. Tanti dicono... eeee sono discorsi complessi da affrontare... per me è semplicissimo, non ne ho mai avuto prova dell'esistenza e non credo in quello che mi raccontano i libri. Con ciò non mi permetterei mai di non rispettare chi crede, cosa che non sempre avviene al contrario.
il 03/02/2012 03:18
Anche il non credere è, alla sua maniera, una credenza.
Se sei veramente ateo nemmeno consideri dio un oppositore, non esiste.
il 08/12/2011 12:39
democrazia divina!
il 23/06/2011 04:57
Questo conferma la mia opinione che un ateo può smettere di credere in Dio, ma non riesce mai a cancellarlo dalla sua mente. Non smette mai di parlare di Lui... lo fa più spesso di quanto non si creda!!!