Minimizziamole le distanze, allunghiamoci le mani sulla terra, i monti, i colli troppo ingombranti e inopportuni. Annientiamole queste distanze, diventiamo noi i padroni di questi monti, di questi colli che ci infastidiscono impedendoci il contatto. 200. Con il mio ingegno quei 200 km saranno niente, diventeranno 0, 5, diventeranno, 0, 05, diventeranno 0, se lo vorrai e tutto finirà in un chilometrico abbraccio di distanze inesistenti e spazi degenerati solo e solamente in quel mio, in quel nostro amplesso accogliente.