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Giornalismo

Mi sta bene che si dica che il giornalismo è cibo per la mente. Mi sta ancora meglio il fatto che si riconosca onestamente che, talora, tale cibo è avariato e scadente.

 

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4 commenti     5 recensioni    

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5 recensioni:

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  • massimo vaj il 03/06/2014 13:33
    Il giornalismo non è un cibo, ma è il rutto di chi si è venduto per cibarsi troppo.
  • Anonimo il 23/07/2013 07:48
    ogni lettura è cibo per la mente, quindi anche il giornalismo, purtroppo, come hai ben descritto tu in questa frase,è quasi impossibile distinguere il giornalismo avariato da quello commestibile, spesso ci lasciamo trasportare da ideologie che traviano i nostri pensieri, ciao e complimenti
  • Rocco Michele LETTINI il 23/07/2013 06:44
    UNA RIFLESSIONE... PER TANTE CONSIDERAZIONI...
  • loretta margherita citarei il 23/07/2013 04:38
    CONDIDIVO, SOPRATTUTTO RIGUARDO IL GIORNALISMO POLITICO, GIORNALISTI COME PROSTITUTE DEI PARTITI, LA SCHIERA DEI-TENGO FAMIGLIA-
  • Raffaele Arena il 22/07/2013 22:13
    Cibo per la mente di solito si usava definire un bel libro, che ti dia spunto di riflessione. L'articolo per esser definito così deve esser scritto da grandi autori, o uomini che hanno avuto esperienze in campi di studio, e che divulgano il loro sapere. Purtroppo viviamo in un paese in cui 7 giornali sono omologati a quasi le stesse notizie, diverse a seconda della prospettiva politica dal quale osservano il problema, e il più delle volte fanno parte di una "corte politica" quindi, sono i più scadenti, scrivono sotto dettaturea. Il giornalismo più qualificato (è raro) è quello di inchiesta, ovvero fatto in base ad uno studio o a documenti, svolte a svelare ingiustizie accadute, a togliere un po' di nebbia a tanti, troppi misteri della nostra italia, o legati al segnalare un cambiamento di costume. Interessanti sono anche quelli che, in modo indipendente dalle varie case di editoria o produzione cinematografica, narrano sinceramente la recenzione di un film o di un libro. Ma sono i bei libri, quelli che piacciono o meno per provare un esperienza intellettue diversa, il cibo migliore, a mio parere.

4 commenti:

  • cristiano comelli il 23/07/2013 15:37
    Ringrazio tutti per il contributo, a me, che vivo nel giornalismo da collaboratore di quotidiani da una quindicina d'anni, sanguina il cuore all'idea che il giornalismo possa fare rima con servilismo, ma, come avete detto, è una realtà imperante. Ma rivendico per il giornalismo in sè, non per gli sviluppi deformi che esso in molti casi ha avuto, una dignità di informazione e di divulgazione culturale, laddove ovviamente ben fatto. Ciao.
  • Ellebi il 23/07/2013 00:25
    Commento anonimo di Ellebi. Nuovi saluti.
  • Anonimo il 23/07/2013 00:22
    È un tema, quello che hai gettato in questa "arena", vasto e multiforme, complesso e infinitamente ambiguo (in Italia, poi). È necessario, tuttavia, essere brevi, perchè ti confesso mi verrebbe voglia di sfogarmi e sarebbero pagine e pagine. Invece mi limiterò a duo o tre concetti. A mio parere nel nostro giornalismo la disonestà intellettuale regna sovrana. I giornali di partito sono i migliori, hanno un padrone certo e il lettore sa cosa legge. I giornali che si dicono indipendenti sono i peggiori, hanno padroni occulti e l'ipocrisia e il loro mare. Il lettore medio deve lambiccarsi il cervello per capire dove vogliono andare a parare, le loro campagne scandalistiche sono vere e proprie condanne a morte civile per coloro che vi sono incappati (solitamente sono servi di importati procure, che bontà loro, passano loro "veline" spesso coperte da segreto istruttorio). Penso a Tortora, ma molti altri sono stati vittime di questi giornali indipendenti. Dirò solo un'ultima cosa: a tutti giornali, di partito o no, va tolto il finanziamento pubblico, misura minima, ma indispensabile per invertire la tendenza e avere un giornalismo migliore. Cordiali saluti
  • cristiano comelli il 22/07/2013 22:23
    A me importa che il giornalismo innanzitutto sia onesto intellettualmente, dopodichè la partigianeria appartiene al giornalismo perchè ne esprime la pluralità di opzioni sul mondo. Per il resto, è ovvio che anch'io sappia e concordi che cibo per la mente è un buon libro. In ogni modo grazie per l'intervento.

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