Cos'e' il passato? È storia reale?
Un ricordo sfumato e' veridico? E se si accusa o scusa la propria coscienza, o quella altrui, continuando a nutrire rancori o amori finiti del passato, ha un senso? Se questo fa soffrire se stessi e gli altri perche' palesemente o subdolamente rinfacciato, ha un valore?
Penso che il passato, e la sua realtà, vaghi in qualche strato dimensionale e cio' che ne rimane e' il nostro cuore, che esprime e vive il presente, ma, neppure esso e' testimone verace e inconfutabile di cio' che e' stato.
Lasciamo soltanto una traccia e mille interpretazioni, ma la nostra vera storia inizia con il sorgere del sole e si conclude con il suo tramonto, accompagnati dall'intrinseco pensiero che cio' si ripeta all'infinito...