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È un bello scritto, perché è da tutti capito

Quando un'esposizione è per tutti ed è da tutti compresa, significa che è stata fatta a misura della comprensione di chiunque. Va da sé che il grado di comprensione di ognuno è diverso, e adatto a capire alcune cose e non altre. Se così non fosse tutti capirebbero tutto dell'esistenza, la quale ha la superbia di volersi nascondere alle intelligenze mediocri e, spesso, anche a quelle ritenute essere geniali, solo perché hanno saputo inventare l'energia nucleare o il tappo delle bibite gassate. Quando una o più verità sono compresse, ritagliate e mutilate per essere accessibili a tutti, in quelle dissezioni cessano di mantenersi vere per adeguarsi alle aspettative pregiudizievoli di ognuno.

 

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6 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Ayesha il 26/06/2014 18:27
    condivido il pensiero. Spesso non tutte le verità sono accessibili a tutti, ma è vero che la poesia più semplice talvolta può essere in grado di far cogliere l'essenza più elevata delle cose senza necessariamente avere un registro nobile.
  • vincent corbo il 26/06/2014 14:56
    Una verità può essere espressa in modi più semplici e comprensibili senza che le sue compressioni e le sue mutilazioni ne compromettano il suo valore... tutto dipende dall'intelligenza di chi espone o descrive quella verità.

6 commenti:

  • massimo vaj il 26/06/2014 19:01
    Stessa cosa accade alla lettura delle poesie.
  • massimo vaj il 26/06/2014 19:00
    Il bello degli aforismi è che ognuno li comprende secondo la misura della propria intelligenza.
  • Luigi Lucantoni il 26/06/2014 16:36
    il bello degli aforismi sta nel rendere fruibile al maggior numero di persone possibile una propria intizione
  • massimo vaj il 26/06/2014 16:10
    Non è una questione a parte, perché è dai principi universali che sono norma della realtà manifestata che tutto si dipana.
  • vincent corbo il 26/06/2014 16:06
    In effetti, mi riferivo alla capacità di sintesi pensando proprio alle dimostrazioni in matematica... ad esempio noi sappiamo che due più due fa quattro ma alla base c'è anche una dimostrazione più o meno complessa. Percorrendo entrambe le strade la verità non cambia, il risultato sarà quattro. La questione della non conoscenza dei principi è un discorso a parte ( in relazione all'aforisma che dice che le verità sono inficiate dai ritagli e dalle sintesi).
  • massimo vaj il 26/06/2014 15:48
    Dipende anche dalla profondità o dall'elevazione in cui si trova a essere la verità o la falsità considerata, e la sua natura intrinseca. Chi non è qualificato a comprendere certe verità, perché la sua intelligenza non arriva a comprenderne i princìpi, non può fare altro che far maturare il proprio essere, allargando così la portata della propria comprensione. Certe verità sono dette attraverso parabole proprio per questa ragione, ma le parabole possono raccontare degli effetti, non delle cause, infatti sono destinate alle masse non in grado di seguire la logica discorsiva della dialettica (quando c'è. Le verità che appartengono alla sfera delle cause sono di difficile comprensione. Pensi che una funzione matematica complessa e rappresentativa di un solido a tre dimensioni possa essere compresa da chi non conosce la matematica? Lo stesso è per la comprensione delle verità di principio per chi non conosce i princìpi.

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