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Fare poesia

Per una volta, amici del sito, mi concedo a una riflessione in prosa e non verseggio. Che vi sia in molti di noi un'innata voglia di creare poesia è cosa da accogliere con somma soddisfazione. Perchè la poesia è un conoscersi progressivamente per riuscire a donarsi sempre di più. A se stessi e al prossimo. Questo è un punto verso il quale convergono infinite rette, tante quante sono quelle di chi ha deciso di fare dono, e sottolineo fare dono anche se qualcuno mi ha ignobilmente bersagliato per questa mia asserzione, a questo sito della sua produzione poetica. Viviamo, non è mistero per nessuno, in un mondo sempre più complesso e basalticamente fermo su sterili individualismi, nel quale il vivere noi stessi spesso non diventa un'occasione di mutuo coinvolgimento fraterno e altruistico ma piuttosto un ripiegamento nel nostro ego dettato dalla paura di coinvolgerci o da quella che ci sia fatto del male. Ecco, la poesia è la daga che più di ogni altra è in grado di infrangere queste paure, queste insicurezze. Perchè alle insicurezze dà un nome ma ne costituisce anche un'occasione per un loro superamento. La poesia è ciò che ci fa guardare indietro per saper guardare avanti. È la biografia della nostra anima, mai rinnegarla neppure se qualche verso, oggi (e per me è così) magari non lo scriveremmo più, o quantomeno non lo scriveremmo più come un tempo. Mi piace pensare che, in questo sito, siamo tutti una grande poesia fatta di poesie, non in sommatoria ma in armonizzazione, che si assume il compito di promuovere una vera, incrollabile cultura di solidarietà e condivisione. Non vi è competizione, appunto, ma solo condivisione di sentimenti e di prospettive. E vi è il senso che i versi di qualcuno possono essere anche faro per qualcun altro, reciprocamente, che ogni verso aggiunge alla nostra missione di vivere quel qualcosa a cui non avevamo pensato o a cui non saremmo arrivati. Siamo un grande dipinto dove ognuno mette il suo colore, a sua giustamente insindacabile scelta, un colore che, comunque la pensiamo, è importante. COncludo lanciando una proposta, non so se qualcuno la vorrà fare propria. Ci avviciniamo al santo Natale e sarebbe magnifico se ognuno dei pregiati poeti presenti in questo sito potesse dedicare agli altri una poesia su questo tema, potrebbe essere una sezione dal titolo "Il Natale secondo me" p "Il Natale per noi". Sarebbe davvero un modo per viverci tutti come un grande Natale in versi, anche se non ci conosciamo personalmente tra noi ma in fondo abbiamo imparato a conoscerci bene attraverso quanto scriviamo. Vi saluto e buona poesia a tutti. E grazie per le occasioni di riflessione che sempre mi fornite con il vostro verseggiare.

 

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7 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 08/12/2014 10:21
    Veramente, ci dai tu, la voglia di continuare, con i tuoi meravigliosi commenti. Una frase che sottolineo, per la sua qualità: "la poesia è un conoscersi progressivamente per riuscire a donarsi sempre di più". LA MIA SERENA GIORNATA.
  • silvia leuzzi il 07/12/2014 23:04
    Beh Cristiano dai una versione tutta tua del fare poesia, molto " cristiana " che rispetto, bada bene, ma alla quale magari mi permetto di aggiungere delle considerazioni mie personali. Bazzico questo sito da tre anni o poco più, ma diciamo che è da due anni che ci passo quasi ogni giorno. Se ti devo dire ho conosciuto persone simpatiche, bravi ragazzi e ragazze per carità, ma che da qui sia riuscita a creare un'avanguardia poetica, una discussione su chi siamo e che cosa vogliamo, no. Qui, come altrove, c'è il florilegio di versi confetto che fanno tanta presa e che guai a criticare. Comunque al di là della leziosità buonista ti ringrazio di aver tirato fuori l'argomento, è stato un piacere per me farmi due chiacchiere. Ciao Cristiano e ricordati l'unico bene che può fare la poesia è quello di far pensare, e quello piace poco e fa male alla maggioranza di persone, poeti compresi. Ciao

7 commenti:

  • cristiano comelli il 09/12/2014 15:04
    Lei, Lucantoni, non ha capito nulla del mio intervento, o forse ha capito quello che voleva capire. Comunque la pensi come vuole.
  • Luigi Lucantoni il 08/12/2014 20:32
    non tiriamo in ballo una festa religiosa per avvicinare gli altri, poiché qualcuno si sentirebbe subito discriminato
  • cristiano comelli il 08/12/2014 16:54
    A Rocco. Grazie con affetto per il tuo commento. Io non ho alcun potere nè di instillare il "benefico virus" della poesia, non considerandomi oltretutto neppure un poeta ma un semplice operaio di versi, nè di dare ad alcuno il desiderio di continuare. La molla per fare poesia e farsi dono, lo ribadisco, al mondo, ognuno la trova in se stesso, secondo la sua sensibilità, il suo percorso esistenziale di sensibilità e riflessione. Nessuno di noi è uguale all'altro. E grazie a Dio è così, perchè immaginiamoci come sarebbe noioso un sito dove tutti dicessimo le stesse cose in uno stesso modo. La poesia è una famiglia di emozioni che si allarga in continuazione, anche perchè qualcuno, poi, queste emozioni le rilegge con il tempo e scopre anche il modo per arricchirle. È un modo per tutti noi per maturarci come persone, a cominciare da me. O no?
  • cristiano comelli il 08/12/2014 16:51
    Grazie a lei, Alberto, è bella questa condivisione di pensieri che si sta creando attorno alle mie povere parole che non hanno avuto ovviamente la pretesa di essere scienza indiscutibile ma hanno voluto solo innescare una benefica miccia. Ognuno sta portando la sua visione della poesia, questo spirito comunitario nel viversi poesia e nel farla vivere agli altri è ciò che auspicherei, nel mio piccolissimo, che si verificasse sempre su questo sito. Grazie ancora per il suo contributo che ho letto volentieri. Buona serata.
  • Alberto il 08/12/2014 16:45
    Mi inserisco in questa discussione che reputo fedele alle aspirazioni di chi scrive.
    La poesia non è in fondo, quando è ispirata, una parte delle nostre emozioni, delle nostre riflessioni, di ciò che crea il nostro modo di rispondere alla vita?
    Esistere non è poesia quando si procede tra emozioni e sentimenti, tra lo scambio del mio essere e il mondo che mi circonda nella ricerca di un significato più grande?
    Se la poesia è vera, cioè ispirata e non costruita (fine a se stessa), non può essere definita, catalogata, giudicata come "buonista", ipocrita.. o quant'altro, ma semplicemente può essere solo assimilata a un sorriso, a un moto di rabbia, a un urlo di gioia, manifestazione di un momento che racchiude una sua verità.
    Vi ringrazio di avermi dato modo di conoscervi e amerei per il tempo che mi è possibile, continuare a leggervi come stimolo alla mia personale ricerca sull'animo umano.
    Grazie a tutti
  • cristiano comelli il 08/12/2014 12:06
    Sì, posso dire che la poesia, come tutte le cose belle, non ha limiti di definizione. Io l'ho ovviamente compressa nel suo significato universale dandone una mia interpretazione. Loretta, mi dispiace che tu ti debba astenere dal commentare perchè temi che qualcuno ti possa criticare. Come insegnavano i nostri nonni, "non ti curar di loro ma guarda e passa...". E commenta ogni volta che ne avrai voglia. La stupidità di alcuni non può nuocere alla libertà di altre persone per bene.
  • loretta margherita citarei il 08/12/2014 03:33
    bella riflessione , mi duole nn aggiungere altro, qualsiasi cosa scriva o dica ultimamente da alito a persone do offendermi e d'insultarmi.. un tempo questo sito era fiorente e ci si poteva confrontare, se c'erano battibecchi subito ci si chiariva e tutto rientrava, nel rispetto reciproco...

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