è vero... ma quei 16 ragazzini morti nell'aereo mi ha sconvolto.. allora si dovrebbe sempre vivere in lutto e cordoglio... ma come dice Stanislao.. una mancanza, in modo poco percettibile, probabilmente si crea se è vero che... tutto è collegato da fili invisibili..
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Gilgamesh non aveva una vera e propria coscienza di sé perché nessuno sulla terra era come lui. Ora, però, vedendo la morte del suo simile, vede la morte in se stesso: è finalmente diventato mortale, è tornato umano; e la cosa lo sconvolge.
La sorte del mio amico pesa su di me:
per sentieri lontani ho vagato nella steppa.
La sorte di Enkidu, il mio amico, pesa su di me:
per sentieri lontani ho vagato nella steppa.
Come posso io essere tranquillo, come posso io essere calmo?
L'amico mio che amo è diventato argilla;
Enkidu, l'amico mio che amo, è diventato argilla.
Ed io non sono come lui? Non dovrò giacere pure io
e non alzarmi mai più per sempre? ...
Giustissima osservazione. Coerenza e rispetto alla base di tutto.
Riferendomi al mio aforisma: L'ottimismo magari è di pochi, ma i sogni, impossibili o non, sono di tutti.
A presto.
La morte è un evento naturale assai frequente che, quando ci tocca da vicino, colpisce e crea cordoglio perchè realizza una mancanza.
Ipocrita sarebbe affermare di soffrire per tutte le persone sconosciute che, ogni secondo su questa Terra, muoiono, ma una mancanza, in modo poco percettibile, probabilmente si crea se è vero che... il minimo battito d'ali di una farfalla è in grado di provocare un uragano dall'altra parte del mondo...
Buona Pasqua