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La legge del silenzio

Mi piace scrivere, potrei farlo bene o male, potrei scrivere cose banali o intelligenti, non importa. Non mi interessa insegnare niente a nessuno, poiché niente posso insegnare e molto devo imparare. Quel che vorrei è di poter esprimere un pensiero o un emozione. Non scrivo niente di me, niente di personale, perché il trasparire di una personalità è come un proiettile sparato a vuoto che prima o poi rimbalza da qualche parte e tornando indietro ti colpisce per ferirti. La vita è un grande palcoscenico, ma la vita è anche un enorme tribunale con un giudice sempre pronto ad usare quello che dirai contro di te. Anche il pensiero oggi è querelabile. Unico verdetto: colpevole di ignoranza. La pena da scontare: restare in silenzio.

 

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2 commenti     6 recensioni    

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6 recensioni:

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  • Francesco Andrea Maiello il 12/05/2016 14:59
    ... restare in silenzio però è... una pena da scontare e, per quanto mi riguarda, taccio per non urlare... altro che chi tace acconsente!
  • Gianni Spadavecchia il 11/05/2016 16:44
    Interessante questo tuo pensiero. Io ritengo che chi ama scrivere non vuole insegnare, ma condividere, ed è ciò che vorrei fare io, soprattutto scrivendo di me. E non importa se mi farò del male da solo, mi ferirò.
    Per il resto un'attenta analisi di una vita vissuta con cautela e prudenza da cui sicuramente si può prendere spunto.
    Io, da ragazzo innamorato della poesia, non posso che scrivere di me.
  • andrea il 10/05/2016 09:37
    non sono d'accordo, non è certo la cultura che fa lo scrittore o non in tutti i casi almeno, io ho la terza media, non vado d'accordo con la punteggiatura, non credo di essere un buon poeta ma scrivo e basta!
  • Anonimo il 10/05/2016 08:11
    Mi piace assai quel proiettile sparato che rimbalza e torna indietro per ferirti. E se riuscissi a colpire il bersaglio, senza dovere stare in silenzio? Le parole servono per tanti scopi. Credi a me.
    Mi siete piaciuta eleonora.
  • Rocco Michele LETTINI il 09/05/2016 16:43
    Restare in silenzio solo quanto necessita... può mandare in escandescenze chi ragiona giudiziosamente e con accortezza.
    Lieta settimana.
  • roberto caterina il 09/05/2016 13:36
    Un bel programma, quanto al restare in silenzio a volte è una virtù, a volte è una pena accessoria che ci autoinfliggiamo

2 commenti:

  • maria angela carosia il 09/05/2016 14:04
    Non sempre è un bene restare in silenzio e a volte serve solo per dimostrare di essere persone più intelligenti di chi si permette di giudicare, male..
  • Maria Rosa Cugudda il 09/05/2016 13:57
    Testo molto apprezzato!

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