la tristezza è un bagnante con la faccia da culo; delle volte ce la si fa a spingergli sott'acqua la testa, se si usano due mani, ma non affoga mai, è sempre lì sotto, dopo un po' riesce a tornare su, e bisogna riposarsi un po' per ritrovare la forza di spingergli la testa sotto...
io ho sperimentato che veramente non c'è limite al peggio. domani non è un altro giorno, domani sarà un giorno peggiore di questo. che fare? soffocarlo con le cose che più ci piacciono. perché? perché la tristezza fa sembrare troppo lunga la vita.
Dai, non può piovere per sempre... essa è pur sempre l'altra faccia della medaglia... a turno con la Speranza la tristezza si contende la scena. Ma è pur sempre possibile gambizzarla, anche se con difficoltà... basta saper trovare il giusto punto di equilibrio, senza forzare troppo in entrambi i sensi...