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Le piante come gli uomini

La cultura giapponese ha molto a cuore la mortale perfezione dei fiori di ciliegio: muoiono in fretta, giusto il tempo di raggiungere il culmine della bellezza. Il mio cuore, però, è più propenso ad ascoltare la drammaticità dei cactus: sono affascinanti per le forme e i colori, eppure pochi hanno voglia di toccarli per via di tutte quelle spine. A questo punto: meglio una bellezza vissuta al massimo dell'intensità, ma di durata effimera, o un eterno fascino misterioso che però rischia di non essere mai apprezzato?

 

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6 commenti:

  • Donato Delfin8 il 06/02/2012 13:59
    oppure un bel innesto del cactus così da rinforzare il ciliegio?

    chi vivrà vedrà
  • Piero Simoni il 07/01/2012 15:58
    È un bell'interrogativo Alessandro! Complimenti
  • Elisabetta Fabrini il 02/01/2012 16:13
    Io adoro i ciliegi...
  • Anonimo il 02/01/2012 07:24
    Bel dilemma... direi che l'unione delle due cose forse può dare la misura del quesito... certo il significato che si nasconde dietro questa domanda non è di poco conto. Ciaociao
  • loretta margherita citarei il 02/01/2012 06:52
    molto originale complimenti
  • mariateresa morry il 01/01/2012 22:45
    C'è del vero in quello che scrivi... un bel dilemma... le spine però si devono anche sapere un poco intenerire... cosa accade, ad esempio, se il drammatico cactus si innamora di un perfetto fiore di ciliegio? Suvvia non teniamoci troppo alla nostra seppur onesta ruvidezza... Auguri Alessandro!!

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