Il silenzio (come il rancore, del resto) è come un grosso tronco d'albero caduto in mezzo alla strada della vita e più che si tiene fermo e più che quello stronzo mette le radici inchiodandosi in mezzo a noi dividendoci.
E più che il tempo passa e più che è difficile toglierlo di mezzo.
Per entrare nel dibattito dell'esposizione, la ripetizione di e più che, da il senso dello scorrere del tempo, potrebbe essere ripetuta anche di più. e talvolta, a proposito dei tronchi che tu citi, se la persona dall'altra parte non ti merita, ben cadano, ma di sequoie secolari!!!
"E più che"... "E più che"... "E più che" secondo me non va bene sia stilisticamente che grammaticalmente. per il resto è ben rappresentato con una metafora interessante l'aspetto lesivo che spesso un silenzio non comunicativo induce nelle persone e quasi sempre laddove c'era un sentimento che secca con il nutrire le radici di quel tronco. Molto significativa bravo
Messaggio condiviso, rileggendola dopo quattro mesi. Bella sul serio Stefano. Resto in attesa di poter leggere una tua nuova poesia. Un saluto sincero.
infatti Raffa come appunto dicevo poco fa a senzamani non sò se proprio è corretto come linearità della frase però bho, io l'ho scritta cosi come mi è venuta in mente (cosa che faccio per gran parte dei miei "lavori" ora vedo se sistemarla o no.. grazie del commento... (e hai ragione)
Grazie mille dei commenti, senzamani ti ringrazio hai ragione sul fatto che stilisticamente e forse anche grammaticalmente non è molto corretta. Stavo appunto pensando se insierire o no modifiche alla frase, ci penserò.
grazie comunque di avermelo confermato!!!! a prestissimo
Il silenzio... inteso come rancore...è un grosso tronco (ostacolo)
che si intrappone fra di noi... ci vuole solo per romperlo un accetta di parole... ma non sempre è facile...
Bravissimo Stefano... e più si tiene fermo... più quello...