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lavoro tormentoso
ecco mi siedo sulla poltrona
mi sento veramente consapevole ora
lui penso stia annotando delle ipotesi codarde
non lo so
non capisco cosa sia successo
quale sia l'inizio di quando da 15 anni soffro e duramente perpetuo questo stato
in avanti, in modo tragico
non voglio che le nuove generazioni mi accusino di avere problemi irrisolti
ecco perchè voglio fare qualcosa
non penso che possano riempirsi la bocca così facilmente di termini come
---
entro da questo corridoio dorato scuro
la poltrona è enorme
pulisce gli occhiali mentre scrive delle ipotesi
non lo so
io sono sempre stato inconfortevole nella mia pelle
in passato e anche ora non c'è situazione
che mi dolga meno che stare con me stesso
ma ne vale la pena
avrei bisogno di una buonissima memoria
è capitato che mi sia voluto isolare
ricoperto di soldi riuscivo a distaccarmi ancora di più
mi opacizzavo
ero rotto
ora sono povero ma in salute
te lo devo dire
solo ora, relativamente tardi
sto comprendendo molte cose
il mio intelletto è stato strigliato
da quando ho smesso
"l'ultima traccia di influenza degli altri sul mio carattere"
".. Un raggio mi ha illuminato di lucidità. Sono nato"
respiro mentre sento tali endorfine intellettive attraversami gli occhi
ma con questo non voglio dire che sto meglio
sta posando gli occhiali nella custodia
insomma vuol dire "grazie" a chi mi ha aperto questa strada
avrei voluto dirlo personalmente ma temo risulterà impossibile
come impossibile questo
ero fortemente preoccupato che mi avresti picchiato
se avessi osato parlare
avevo paura della tua forza fisica
avevo paura mi annullassi
e allora cercavo di non occupare spazi ritenuti non miei
di non dare disturbi
mentre di disturbi se ne creavano
avevo paura delle punizioni
del tuo silenzio di ghiaccio
del tuo volume
e della tua manipolazione
delle tue esplosioni
il fatto è che ho sempre coltivato il segreto convincimento
di avere la stessa dose di rabbia che hai anche tu
---
beviamo dell'acqua e controlliamo l'ora
cercavo di spiegare..
ma mi perdo
parlo di realtà e di sogno
e non ne vedo al di là
ecco che intessuto di racconti
imbevuto di storie
calato nella finzione
ritrovo me stesso
testavo l'aria, c'è del profumo di fumo qui
---
il punto al quale voglio arrivare è
no non voglio da bere ancora
vorrei dire che oggi mi sento okey
e nutro una speranza importante per l'avvenire
anzi il tempo ormai è pochissimo per avverare
dedico queste prossimi miei pensieri all' America
ad un grande collettività che ritiene di poter cambiare
nel sudore degli uomini viventi conosceremo il progresso
nei pianti e nelle delusioni
negli urli e nelle rinascite
nella nuova ragione/motivazione che ora si è assunta
e per darsi una nuova ragione si deve essere grandi
Grande America, grandi americani
---
era un fuori programma ma sentivo di spendere due parole
tu cosa ne pensi?
tra un po parlerò sicuramente di correnti
teorizzerò astrattamente passando dallo scetticismo radicale
alla teoria utilitaristica
ma tutto il mio affanno sarà sempre racchiuso qui
se non riesco a sistemarmi
a ricostruirmi e a strutturarmi maggiormente
ora solo nella stanza rivedo la scena
ma la tristezza ora è certezza
diventa sublime nelle ore del blu
eccomi sono qui con la sola concezione di essere qui a scrivere
per fissare meglio qualcosa
che non è fissabile perchè
è per me talmente effimero e imprendibile che da anni mi sfugge
la mia volontà azzerata
cerco almeno di immaginarla scritta
nei miei pensieri è fortissima ovviamente
è vestita di tutto punto
è coraggiosissima
ma qui finirò di scrivere con l'unica certezza dell'incertezza dell'istante successivo,
del domani
e se continuerò ancora domani
a poter pensare e scrivere di avere ancora questa incertezza.
confesserò i miei peccati più neri alla notte.
chi ha ancora una domanda stupida da fare?
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1 recensioni:
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agave il 14/04/2012 14:18
Sono notevolmente colpita dal tuo complesso lavoro poetico, ben scritto e decisamente introspettivo, un'analisi alla Dostoevskij che dovrò leggere più volte perché si merita una certa attenzione. Ancora complimenti
agave il 14/04/2012 14:17
Sono notevolmente colpita dal tuo complesso lavoro poetico, ben scritto e decisamente introspettivo, un'analisi alla Dostoevskij che dovrò leggere più volte perché si merita una certa attenzione. Ancora complimenti
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