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Nella pioggia

Ti tengo in me, le mie rose
sono campi di luna sfiorita.
Non nasconde uno scrigno
le tue magnolie;
la tua assenza
è vendetta marina,
un cielo viola di neve.
Il giorno cede al suo domani.
Respiro il tramonto,
la notte è lo specchio del cosmo;
tu sei lì, complice come l'uva,
così splendente e dolce.
Mi chiami, la tua voce
è luce celeste, sponda silenziosa
sui misteri dell'oceano.
Io, senza più nome,
t'aspetto, disfo la tela
e resto chiuso nella pioggia.

 

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3 commenti:

  • Danilo Carli Stranich il 13/01/2011 19:16
    grazie vincenza.. l'accostamento al simbolismo spagnolo è per me motivo di onore
  • Anonimo il 13/01/2011 17:04
    Molto bella. Degna della più grande tradizione della poesia smbolista spagnola. complimenti. ciao
  • Elisabetta Fabrini il 07/12/2010 14:40
    Bellissima... molto apprezzata.
    Bravo!

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