Ella sedeva cingendo le sue ginocchia con le braccia.
Tremava nella pallida luce del mattino, osservando il primo volo dei solitari uccellini.
Da un ramo un cinguettio risvegliò in lei qualcosa... un sorriso... una speranza.
L'uccellino spiccò il volo, esitando nelle prime battute per poi librarsi libero, verso l'orizzonte.
L'osservò allontanarsi, poi si alzò e tornò sui suoi passi.
La porta di casa l'aspettava socchiusa. La penombra la accolse nel suo tepore familiare.
Un pendolo scandiva i secondi incessantemente, senza sosta. Era libera.
Una voce l'attirò nella stanza vicina. Un bambino la chiamava, catturando la sua attenzione alla ricerca di un semplice abbraccio, uno sguardo.
Lei lo prese in braccio cullandolo con delicatezza e amore. Gli occhi del bambino sorridevano, e continuarono a farlo finchè non si riaddormentò... ora la donna non tremava più, era libera.