Inverni lunghi, di lunghi anni,
con un caldo ricordo,
giunsero leggeri in un gelido vento,
semi di grigio silenzio, tenui fiori di solitudine.
Notti d’estate, senza fine trascorse
domandando a una stella di domandare alle stelle.
Passo su passo, un sentiero di sogni,
un gioco di equilibrio tra amore e follia.
Neve di Maggio, il velo sull’anima
non intacca il segno,
non rimuove il disegno dai tuoi occhi dipinto,
non erode il mio io dalle mani tue plasmato.
L’emozione ti vince nella canzone che ascolti,
nella fiamma ancora accesa che il tuo sguardo tradisce.
Parole, risa e rossi momenti,
urlano, abbagliano,
sfiorano i tuoi sentimenti.
Una sola ragione, per attendere e vivere
e sognare di sogni e sfumature di blu.
Un solo motivo, per lottare e restare
fuori dall’oblio, dentro la mia mente,
la tua bellissima mente.
Il naufrago del tempo scrive il suo futuro.
Crede in trame impossibili,
nate nel respiro, tuo, profondo,
nel sospiro d’un mare mai fermo.
C’è una città, sul tetto del mondo,
di un mondo antico, di antiche genti.
Un uomo là vola, a raccogliere il sole,
per fonderlo piano e creare la vita,
per donartelo in forma di mille colori.