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Cyrus

22/08/1867
"Rosalee?" Annie chiama sua figlia, è uscita in cortile, è ora di cena e si sta facendo buio. "Entra, è pronta la cena!"
"Si, arrivo subito mamma!" Risponde Rosalee da fuori.
La ragazza entra e si siede al suo posto, dopo aver pregato tutta la famiglia si appresta a cenare, Raul, il padre, sta progettando di mettere da parte qualche soldo per andre in città, vendere la loro casa e trasferirsi, pensa che oramai vivere isolati e al confine dal bosco sia un po' pericoloso, soprattutto dopo le voci che ha sentito in villaggio.
"Raul, non parlare di queste cose a cena, potresti turbare i ragazzi" Ma Jacob non sembrava turmato, anzi interessato, al contrario di Rosalee, che aveva colto nel tono di voce del padre una certa preoccupazione.
"Padre, che si dice in villaggio di cotanto orribile?" chiese timidamente il ragazzo.
"Figlio, tu sei oramai un uomo, e sono certo che capiresti cosa voglio dire, ma ora non mi sembra il momento più adatto per parlarne, tua sorella potrebbe turbarsi" Concluse Raul, ma gettò un cenno di intesa al figlio, facendogli forse capire che in privato gli avrebbe raccontato tutto. Jacob intese e non toccò più l'argomento per il resto della cena.
Erano circa le otto e mezzo quando Raul si alzò da tavola, fece segno a Jacob di seguirlo. Andarono a parlare nelle camere al piano di sopra perchè non volevano essere sentiti dalle donne.
"Allora padre, che sta succedendo?"
"Figlio, io confido nella tua discrezione, non voglio che tu dica nulla, ne a tua madre ne a tua sorella, di quello che sto per dirti. Posso riporre in te questa fiducia?"
"Certo padre!"
"Io non vorrei caricarti di un fardello insostenibile, ma tu devi sapere, come ogni uomo in villaggio sa." prese una pausa, Jacob guardava fisso il padre, con orgoglio perchè l'aveva considerato un uomo. " Da secoli aleggia sul nostro villaggio una maledizione. Colpisce solo le donne."
"Di che si tratta, e perchè proprio il nostro villaggio ne è vittima?"
"Ogni ventidue anni, Cyrus viene nel nostro villaggio, e sceglie sei vittime. Quest'uomo era un re sanguinario, faceva scoppiare guerre inutili solo per il gusto di vedere scorrere sangue in suo nome. Non soddisfatto, escogitava ogni sorta di malvagia tortura per punire chi disobbediva alle sue regole.
Il suo maniero era una trappola infernale. Fece un patto con il Demonio centinaia di anni fa. Gli ha venduto l'anima in cambio di alcuni tremendi poteri, che gli avrebbero consentito di compiere ogni maleficio e di diventare l'uomo più potente della terra. Il patto era quello che il Demonio gli avrebbe lasciato i poteri che gli aveva concesso, se entro ventidue giorni gli avrebbe dato l'anima.
Ovviamente un uomo così disonesto e pieno di se come Cyrus, non eveva nessuna voglia di rinunciare alla sua anima, pensava di farla anche al Demonio. Così che si rifugiò nelle nostre terre, molti dei nostri antenati dissero che arrivò qui a bordo di un destriero nero con enormi ali da pipistrello, si rifugiò nella grotta in cima alla montagna. Pensava di essere al sicuro, ma il Demonio, come Dio è dovunque. Lo trovò e lo punì, togliendogli tutti i poteri e condannandolo a carpire le anime di sei donne ogni ventidue anni per poter vivere. Gli diede la vita eterna, ma la leggenda vuole che abbia inciso a fuoco su una pietra il modo per ucciderlo."

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5 commenti:

  • Dora Pergolizzi il 24/04/2011 03:35
    forte! Amo il genere horror
  • Luigi Lucantoni il 05/05/2007 22:02
    Interessante si percepisce un po' di E. A. Poe, di Tolkien e della leggenda del Minotauro
  • Roberto melcore il 04/05/2007 22:08
    non è male.. veramente!! Bello il finale aperto, solo credo avresti potuto ampliare un po' il momento in cui lo "spirito" entra dentro Jacob, per creare più suspence. Comunque scrivi ancora, miraccomando e magari leggi qualche raccontino mio ^_^, così.. giusto per darmi un'opinione!!! A presto!!

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