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Laddove

Laddove scorre ancora la paura,
Risuona nel silenzio l'ululato
Del vento sul fango gelato,
Al ritmo che passa le membra
Sfatte degli affamati,
Laddove ancora i gemiti spenti,
Correre al filo, marciare,
Ti pesano con gli occhi,
Verso la morte, camminano
Ancora, laddove scorre il tempo.
Potendo portare indietro
Gli ingranaggi dell'Universo,
Io sarei di nuovo nulla,
Il loro dolore vivrebbe di nuovo.
Forse è ancora, un dolore
Per ogni attimimo, forse
Rimane sospeso; nel vuoto
Del tempo non sembra
Pesare, questo dolore,
Siccome sono nulla.
Dal nulla non si erige
Nulla, e io nulla
In un tempo lontano rimango,
Al mio dolore moriranno
Molte estati, scorreranno fiumi.
Ma il loro dolore è mio
Quando sono genere della
Terra che il sangue dei suoi
Figli ha bevuto controvoglia,
Quando sono figlio del uomo;
Caino, sii tu sventurato!
Ora, nel mio silenzio,
Nel mio buio, si sfaldano le pieghe
Del tempo, nel mio buio,
La mia ragione porta
I gemiti, il vento; la morte
Mi pesa ora che non sono
Più nulla, ma vivo e ho paura.

 

l'autore Roberth Pascal ha riportato queste note sull'opera

L'opera riguarda le mie impressioni sull'Olocausto maturate nella Giornata della Memoria.


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