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Inverno mio

Scoppia ardente
il ceppo della mia esistenza
e fuori odo il vento
soffiare all'impazzata.

Persiane che sbattono.
Tuoni che rimbombano
giù per la valle.

Fuori stà per piovere
in un erba
già impregnata di rugiada.

Sono le diciotto ma
tutto attorno
è notte.

Come colpi fulminei
infantili odori
sovrastano
la mia offuscata mente.

Tra poco la tavola
sarà imbandita
da modeste pietanze

e da un caloroso vino
color rosso rubino.

Cala il freddo su di me
ed è in questo preciso frangente
che capisco.

L'inverno è tornato più che mai
mio dominatore.

 

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8 commenti:

  • erica frau il 17/11/2011 21:34
    bella, piaciuta
  • Raffaele Arena il 15/11/2011 17:05
    Mi sembra jack Nicholson nell'albergo del film Shining, il vento lo dominerà, chissà cosa andrà a combinare. Naturalmente stò scherzando, poche pennellate per render l'idea di una condizione concreta. Piaciuta!
  • STEFANO ROSSI il 15/11/2011 12:29
    Grazie mille per i vostri commenti e Grazie Mariateresa, ma ti obbligo a darmi del tu!!!!!!
  • mariateresa morry il 15/11/2011 12:02
    Stefano ma lo sa che andando avanti migliori? Sei come quel buon vino rosso sulla tua tavola! Proprio bella questa tua!!
  • Anonimo il 14/11/2011 22:53
    bravo Stefano poesia piena forza espressiva e ben scritta
  • Elisabetta Fabrini il 14/11/2011 22:24
    Spero che arrivi qualcuno o qualcosa a scaldarti il cuore...
    Bravissimo Stefano, bella poesia!
  • Anonimo il 14/11/2011 21:45
    Davvero bella, Stefano... descrittiva ed emozionante il tuo concepire l'inverno.. complimenti sincero!
  • Ada Piras il 14/11/2011 21:15
    Molto bella Stefano... Bravo

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