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Tornando a casa

Tornando a casa.



Chicago, novembre 2006.

Era davvero un’impresa titanica, alzarsi quella mattina, fare i conti con un nuovo giorno, con nuove e terribili fatiche…
Ogni volta, prima di riordinare i pensieri e di realizzare di essere davvero sveglia, Chloe si stiracchiava pigramente e ancora più mollemente si girava e rigirava nel suo morbido e avvolgente letto, sospirando e rivolgendo il primo pensiero mattutino alla sua magnifica ossessione….
Chissà se anche lui, il suo Alex, era solito pensarla all’alba di ogni nuovo giorno; ma no!, conoscendolo, era molto probabile che preferisse dedicarsi con tranquillità alla toilette, sorseggiando un buon caffè caldo, accompagnato dalla lettura quotidiana delle sue riviste preferite. Spesso Chloe lo immaginava compiere questi gesti abitudinari e avrebbe tanto voluto essergli accanto nel momento del risveglio, quando Alex si preparava ad uscire dal bellissimo attico in cui viveva, situato nel centro della vitale e magnifica Chicago.
Osservando il soffitto color lilla della sua graziosa camera da letto, Chloe pensava che Alex fosse diverso da lei, nel senso che non possedeva, per fortuna o sfortuna sua, quella sfumata sensibilità (tipica, invece del proprio carattere) che si esplicava in attese trepidanti e in improvvisi gesti d’amore del tutto irrazionali.
No, non era proprio il tipo. Era però, fuori ogni dubbio, forte e concreto, qualità che avevano fatto breccia nel cuore di Chloe.
Perdendosi in queste ed altre infinite elucubrazioni della mente, la ragazza guardò allarmata l’orologio. Erano gia’ le sette del mattino, e con rassegnazione, cominciò a vestirsi in fretta, sbirciando, distrattamente ma con approvazione, la sua immagine riflessa nello specchio della camera da letto. Voleva che il suo aspetto fosse ordinato ed impeccabile, nonostante fosse stata assunta per i suoi meriti e non per la sua avvenenza; ci teneva comunque, a non sfigurare con il capo, ma soprattutto con le colleghe, le quali erano sempre curate e costantemente aggiornate sui look più alla moda.
Mentre imboccava la strada principale per parcheggiare, Chloe si chiedeva il motivo per cui il suo Alex l’avesse scelta fra le bellissime donne che aveva conosciuto e tra quelle con cui lavorava; non che lei non fosse attraente, tutt’altro, solo che si reputava un tipo di bellezza abbastanza semplice, per nulla appariscente o vistosa. Ciascuna di queste donne fatali avrebbe dato chissà che cosa per accattivarsene le simpatie; quante volte si era accorta degli sguardi femminili posarsi insistenti su di lui.. Ciò nonostante Alex continuava a rimanere con lei, a dispetto delle sue previsioni più realistiche. Probabilmente era stata la sua dolcezza a colpirlo ma anche ad incuriosirlo, e forse per questo sperava che i sentimenti dell’uomo potessero diventare più profondi nei suoi riguardi.
Dopo diverse ore occupate a completare un’ articolo che doveva, assolutamente, essere pronto per l’indomani, Chloe decise, in preda ad uno strano presentimento, di chiamare Alex dall’ufficio (in quel momento lui doveva trovarsi nello studio legale dove lavorava con discreto successo da alcuni anni); il cuore le batteva all’impazzata, al pensiero che potesse risponderle in modo distaccato come faceva di solito… Accadde, invece, il “miracolo” : l’uomo era sinceramente felice di ascoltare la voce cristallina di Chloe… “Mi sta’ accadendo qualcosa di strano…”, pensava Alex in quell’istante, ma il sentire la voce della sua donna, quella mattina, quella donna cosi’ delicata e diversa dalle altre che aveva frequentato in passato, gli stava provocando uno scombussolamento nell’ animo, e, a malincuore per una mente razionale come la sua, cominciava a considerare l’idea insistente secondo la quale si stava, per davvero, innamorando di Chloe... Improvvisamente si ricordò che la ragazza era ancora all’altro capo del filo e, avvertendone l’ imbarazzo mascherato a stento, rispose, col tono più convincente e rassicurante che aveva, che non lo disturbava assolutamente; colse anzi l’occasione per dirle che quella sera sarebbe passato da lei, dopo alcuni servizi che aveva da sbrigare. Chloe, non poteva che esserne entusiasta… e cosi’, dopo averlo salutato in fretta, per colpa della sua timidezza (che continuava a perseguitarla nei suoi frequenti momenti di ansia… ), riagganciò col cuore che le batteva a mille, mentre immaginava i contorni del viso di Alex e i suoi ardenti occhi scuri…

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10 commenti:

  • Anonimo il 08/01/2009 23:37
    Il personaggio di Chloe è geniale.
  • Donato Delfin8 il 08/01/2009 11:49
    simpatico! grazie a presto
  • Donato Delfin8 il 08/01/2009 10:18
    simpatico! grazie a presto
  • Francesca Roccasalda il 20/04/2008 20:30
    Ti ringrazio, sei molto gentile!