Dal cielo ispirato
ardisco dire a voi,
sia pur per sommi e brevi capi,
il dubbio che in me s’è attanagliato.
Or dunque vengo al fatto
che vacillante rese la mia fede,
ferma e sicura la mano mia nell’atto
d’aprir quel petto scarno e vile.
Dubbiosa di trovar gloria ed onori
un qualche segno di amor servile,
effimera certezza di dolore,
di pena, pentimento o di preghiera.
La meraviglia fu..
Trovare un cuore.
Un palpito che batte in ogni dove
Nel pio, nel reo
Nel giusto e nel dannato.
Mi chiedo allor che serve..
L’amore mio donato!?