Chiedi al Simposio
Con le gambe incrociate
E una matita in bocca
Chiedi all'Inferno dantesco
Alla Brevitate Vitae
Mangiando dall'ultimo cucchiaino
Pulendo bene il vasetto della curiosità
Chiedi alla lontananza
Alzando gli occhi appena
Sorridendo dolcemente
Alle foglie appena nate
Chiedi ai libri Sacri
Alle figure immobili
Nel gesto lento del mai morire
Alle tele
Alla musica
Alla pioggia
Formula l'unica domanda che non sia quella
Dalla risposta che nessuno ti potrà dare
Ma che tutto ciò che è Bellezza
Potrà mai darti
Chiedi alle tue vene
Cosa sia il Bene
Scorrendo piano dal cervello
Al cuore
E cammina con l'amarezza e il dolore
Con in braccio te stesso
In braccio al tuo stupore