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tra le pieghe

Forte,
scivolare quella strana sensazione, di un soffio intenso
ora freddo, ora umido di brividi
scendere tra le pieghe più intime e la lana s’ arricciava
Sentivo la pelle più umida della stessa soltudine
E ancora il brivido
Ed ero uno,
ma pensavo a quanto solo io potessi tra i miei stessi pensieri essere solo
le pieghe
E la terra attaccate al corpo
Sentivo freddo, mentre l’ occhio si faceva nero
Diventando inchiostro che taglia e segna
Incide il mondo
E cola lento
Tra quelle pieghe di lana bagnata
Che profuma d’ erba,
e di un ieri,
uno qualsiasi.

 

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 13/09/2013 05:10
    apprezzata.. complimenti.

2 commenti:

  • Anonimo il 04/10/2009 08:31
    niente male!
  • Ivan il 01/06/2009 16:24
    ... proprio bella, mi ricordi una amica del sito che ho perso di vista. Chissà ... Aspetto altri versi.

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