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Torino, 6 dicembre 2007

Non sono bianche
ma rosse di sangue e fatica,
di lotte e ingiustizie,
le morti  sul lavoro,
per il lavoro,
un lavoro da conservare,
un lavoro perduto.
Non sono bianche
ma nere di paura e dolore,
le braccia le gambe le vite
travolte e stritolate
da crolli e incendi
e macchine assassine.
Non sono bianche
le speranze sofferte
nelle fabbriche e nella strada,
nella guerra quotidiana
così simile a quella lontana:
un nemico noto
alle spalle e non di fronte a noi,
un benefattore che uccide,
dall’inizio del mondo.

 

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0 recensioni:

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38 commenti:

  • Maria Lupo il 25/07/2010 23:29
    Grazie. Oggi se ne dovrebbe scrivere un'altra su Torino, sulla fabbrica e sul lavoro... ma servirebbe un'invettiva alla Cecco Angiolieri, genere in cui non sono brava... dal punto di vista poetico, ovviamente!
  • Ivan il 25/07/2010 20:26
    Ogni tanto me la rileggo... i versi sono belli e poi...
  • Ivan il 29/08/2009 02:04
    ... mi permetto di non concordare, la poesia, come tutte le altre forme espressione, possono contribuire, anzi contribuiscono a far si che non si spenga la speranza di una società diversa, non si tratta di valori individuali, anche se hanno un valore, ma di ben altro. In ogni caso, questi sono anche versi bellissimi, non solo una denuncioa importante.
  • Maria Lupo il 28/08/2009 20:27
    Grazie, Ivan. Questa continua a piacermi e purtroppo, come tu osservi, è attuale... Che contribuisca a mantenere viva la speranza non credo, non solo perchè non mi ritengo un valore ma perchè penso che la poesia, in generale, possa solo consolare, quando parla di cose tristi e vere.
  • Ivan il 28/08/2009 09:35
    ... come volevasi dimostrare, i morti sul lavoro continuano, le testate dei giornali fanno il titolone, la commozione dura qualche ora, poi... i versi rimangono e ogni volta che vengono letti contribuiscono, magari anche solo un po', a mantenere viva la fiammella della speranza che un giorno le cose possano cambiare. Mi ripeto, questa é una poesia bellissime e tu... non sei consapevole di quanto vali.
  • Ivan il 28/08/2009 09:34
    ... come volevasi dimostrare, i morti sul lavoro continuano, le testate dei giornali fanno il titolone, la commozione dura qualche ora, poi... i versi rimangono e ogni volta che vengono letti contribuiscono, magari anche solo un po', a mantenere viva la fiammella della speranza che un giorno le cose possano cambiare. Mi ripeto, questa é una poesia bellissime e tu... non sei consapevole di quanto vali.
  • Anonimo il 18/04/2009 17:13
    bella.
  • Maria Lupo il 19/08/2008 18:51
    Grazie, Vincenzo, grazie davvero
  • VINCENZO ROCCIOLO il 18/08/2008 16:36
    Sei una persona molto sensibile a quanto succede intorno a noi, in questo mondo sempre più crudele e disumano. Legare la poesia alla cronaca, a mio avviso, non è impresa facile. ma tu ci riesci benissimo, e lo dimostri anche con questa tua poesia dedicata ai tanti, troppi morti sul lavoro.
    Più ti conosco e più ti ammiro e ti apprezzo.
    Un abbraccio forte.
  • Maria Lupo il 06/05/2008 23:45
    Grazie, Michelangelo. Quando l'ho scritta non pensavo che il tema si sarebbe riproposto crudelmente tante volte, in cinque mesi... e chissà per quanto tempo ancora, finchè sarà quel nemico dietro di noi a comandare
  • Michelangelo Cervellera il 06/05/2008 20:56
    Mi prende sempre una grande rabbia ogni volta che le persone che lavorano vengono uccise per guadagnare due soldi in più e di du soldi in due soldi con tutti quelli che ammazzano... ed è ancora più incredibile come i protettori di questi assassini vengano anche votati. Con me, su questi temi sfondi una porta aperta, impossibile non dirti Brava! Michelangelo
  • Maria Lupo il 04/05/2008 01:45
    Grazie a tutti per aver capito quello che volevo esprimere.
    In questi giorni sento spesso dire"bisognerebbe chiamarle morti nere, non bianche" e mi fa piacere(si fa per dire) aver usato questa espressione, probabilmente non per prima, ma comunque cogliendo questa sensibilità. Mi piacerebbe anche condividerla.
    Mi rattrista però che questa poesia sia ogni giorno più attuale.
  • Alessio Cosso il 21/03/2008 11:12
    ... le morti bianche che bianche non sono...

    poesia bella e dolorosa, poesia bella e doverosa per chi ha lasciato la vita dove invece doveva guadagnarla...
  • alberto accorsi il 04/03/2008 11:41
    Buona l'idea di usare un 'antitesi di colori per mettere in rilievo una realtà alla quale il bianco inteso come purezza, pulizia, ingenuità non può certo venire associato.
  • Maria Lupo il 04/03/2008 01:53
    Grazie a te, Suzana. E anche agli altri. Ho sentito il bisogno di riproporre al commento questa poesia dopo la notizia di oggi sugli operai di Molfetta. Purtroppo di queste occasioni ce ne sono ogni giorno, in un modo o nell'altro.
  • suzana Kuqi il 04/03/2008 00:43
    bellissima, forte, bella rifflessione, trovo in questa poesia quell strano senso di ansia e paura che ci accompagna tutte le mattine quando i nostri cari vanno a lavorare e tutti i pomeriggi che li aspettiamo a casa per rientrare. Grazie Maria
  • Alfa Alfa il 09/02/2008 19:56
    snsibilmente attuale. sei una persona sensibile alle tematiche dei nostri giorni. se la poesia serve ancora a qualcosa è bello pensare che possa servire a capire che ci sono persone vicine a chi soffre per le ingiustizie. grazie
  • TIZIANA GAY il 04/02/2008 11:56
    BRAVA, UNA BELLA RIFLESSIONE!
  • Maria Lupo il 31/01/2008 01:20
    Adattabile ad ogni tempo ma con una data precisa, Riccardo, e non a caso...
    Grazie per il commento
  • Riccardo Brumana il 30/01/2008 22:42
    molto bella e tristemente adattabile ad ogni tempo che l'uomo ha passato dulla terra dall'invenzione della moneta. brava!!!
  • Irene Castellini il 24/01/2008 15:16
    Spero che tante voci come le tue si alzeranno per combattere per una vita più dignitosamente vissuta. Io sono con te!
  • Maria Lupo il 02/01/2008 16:14
    Grazie a Caterina e ad Adelaide per aver colto bene il senso della poesia... come altri, del resto, più di quanto sperassi
  • Maria Lupo il 24/12/2007 01:52
    Per Antonio: si può fare poesia, cioè esprimere sentimenti o idee in versi e immagini, su qualunque cosa... e in questo caso non mi sentivo di tacere. Il problema è vedere se è riuscita!
    Per Ivan: grazie per il tuo generoso e articolato commento.
    Buon Natale a tutti... se possibile.
  • Ivan il 24/12/2007 01:31
    Non se si possa parlare di cronaca, sicuramente di poesia... versi che cantano il dolore, la sofferenza, la vergogna... versi che assumono un significato particolare se letti la vigilia di Natale, quando tutti si sentono migliori ma si dimenticano fatti come questi. Bellissima poesia, grande forza... BRAVISSIMA.
  • Antonio Guizzaro il 23/12/2007 18:11
    Sì, Maria, ho tardato.
    Ho tardato a commentare questa tua. Perchè ho sempre difficoltà (prima di tutto io stesso) a legare poesia e cronaca. Anche cronaca così drammaticamente "paradigmatica" di quanto tu, io e non troppi altri pensiamo.
    Di quanto tu hai scritto nelle ultime righe, circa il "benefattore che uccide".
    Maria, sei grande.
  • Ugo Mastrogiovanni il 20/12/2007 11:02
    Argomento affrontato con acume e versi scritti con calore.
  • Maria Lupo il 20/12/2007 00:20
    Grazie, Simona. Almeno per il momento non interessa molto, pare.
    La rabbia e il dolore che ho cercato di esprimere non sono miei, cioè, non solo miei
  • simona bertocchi il 19/12/2007 15:23
    Maria, questo racconto dovrebbe essere letto da tutti gli autori di questo sito. Sei riuscita a tirare fuori una rabbia avviluppata da strati di amarezza. Si sente il tuo grido. Bravissima
    Simona
  • IGNAZIO AMICO il 18/12/2007 23:59
    Tema molto interessante che
    viene trattato con tono deciso e rabbia interiore. Brava, condivido.
  • luigi deluca il 18/12/2007 05:30
    è anche nel dolore che ci si unisce, ricordo una volta si aveva il coraggio di marciare per strada con le bandiere listate a lutto, portate a spalla parallele alla strada, quando si andava ai funerali dei "poveri cristi", la tua emozione, Maria, ha la dignità della giustizia, ha la forza dell'onostà, e loro, credimi, ti ringraziano per le tua pulita solidarietà! gigi
  • Maria Lupo il 18/12/2007 02:05
    Grazie, Angelica. Io e Gigi abbiamo avuto un'ispirazione contemporanea, le abbiamo inviate quasi nello stesso momento(sono passati nove giorni!).
    Ho letto quello che hai scritto sul voto nel tuo spazio, io preferisco che ci sia, certo dipende dall'uso che se ne fa
  • Anonimo il 18/12/2007 00:45
    Brava Maria, anche tu come Gigi, hai portato la poesia in questa assurda disgrazia.
    Complimenti anche a te.
    Ciao
    Angelica

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