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Storie

Paradossi e ambiguità nel sottosuolo dell’umano
due rive inseguono antinomie
spogliando il vuoto della sua maschera


è fallita la fabbrica dei mattoni solidi
disoccupati smarriti scortano
le chiacchiere di Carnevale

al patibolo accompagnano
il diritto di essere debole e verticale
spettatori distratti della danza del cigno.


Resto qui a contare i rantoli silenziosi
le parole estinte, le istruzioni dei robot
a mettere insieme le storie di mio padre
che aveva pochi soldi nella tasca

e tanta voglia di sistemarsi su una terra civile
essenziali orpelli e cianfrusaglie
e le nostre mani a tirare la carretta.

 

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 15/04/2012 13:06
    splendida poesia complimenti

4 commenti:

  • Antonio rea il 03/09/2009 13:14
    Bella e particolare, Brava Marina!! NON TI FERMARE!!
  • Anonimo il 28/07/2009 21:31
    Piaciuta.
  • ANGELA VERARD0 il 28/07/2009 18:16
    molto particolare per tema ed espressione... Piaciuta molto
  • Anonimo il 28/07/2009 16:20
    Incredibile, è stupenda

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