Brutte facce tutte intorno:
i denti al mattatoio
la pelle dal dentista
in vista un chirurgo per le vene.
Alle signore
iniezioni di fiele.
In parole maleodoranti
battono i bastoni a tempo.
Sotto le labbra grasse
la coda dell'angelo
e tu, il condannato
famelico imbavagliato.
Non ti conosco appena
e la tua femmina mi sorride.
Quattro colpi persi
lì a terra
bagnati.
Scordati nel suono.
Dì le tue ultime poesie
che nessuno ti succhia più
il cervelletto denso
nel lattice imbrigliato.
Sul ginocchio consumato
le piaghe dei tuoi piaceri
e servigi e leccatine.
Bestiola
in lacrime e crinoline.