Non puoi nemmeno pensarlo,
è un suicidio se lo provi,
non scrivere mai dove ti nascondi,
guarda e leggi solo quello che non sai,
salvati e sfoglia quella poesia che stà morendo,
spogliati davanti al color dell'alba e..
E scappa, fuggi, vai via ti prego..
non nominarlo mai, mai.. mai ti salverà.
Era bianca come la nebbia, dispersa e confusa,
si perdeva intensamente coprendo ogni angolo di strada,
la luce di un faro vedeva e non vedeva oltre,
ancora una volta i gatti stavano tutti là,
là sopra i tetti tutto si scopriva e si sapeva e..
E ormai mai poteva essere una poesia vera.
E come sempre il non voler aprir quella via,
lo scontro era inevitabile, e piano e forte,
come le note di un pianoforte si alzavano per poi
scendere lasciando un immenso silenzio nel cuor
della notte.
Il giorno rideva al sentir miagolar il loro canto,
povera poesia quanto avrebbe voluto che..
che non volasse via, ed ora mai,
mai nessun pensiero dissolverà la
persa bianca nebbia, salvati..
ti prego, salva questa poesia,
non puoi.. non pensarlo mai.